Il cantiere Enel X per rifacimento della facciata con il Superbonus al 110% in via Tacito 7 a Roma, 10 marzo 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

Superbonus 110%, verso il limite di tre cessioni e sanzioni più severe

Superbonus, nuovi cambiamenti in arrivo: il governo sta lavorando all’ipotesi di inasprire le sanzioni penali per chi commette frodi sui bonus edilizi.

Torneranno le cessioni multiple, ma saranno al massimo tre: una alle imprese e due alle banche. Ad anticipare questo intervento per rimediare al blocco delle cessioni del credito  introdotto dal decreto Sostegni-ter è il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Blocco che paralizza i cantieri e che verrà almeno parzialmente ritirato.

Sarà inoltre possibile sospendere la detrazione del 110%, oggi recuperabile in 5 anni, in caso di sequestro del credito da parte della Procura.

Superbonus, tornano le cessioni multiple

“Sul superbonus il governo è intervenuto in modo rozzo con il blocco delle cessioni – ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti-. Credo che a questo problema che ha creato oggettivamente una situazione di blocco e grave tensione nel settore si rimedierà a brevissimo con un provvedimento di urgenza, che contemplerà però anche altre misure per formalizzare l’attività economica legata all’edilizia e al superbonus”.

La stretta sulle cessioni dei crediti dei bonus edilizi, incluso il Superbonus 110% e il bonus facciate, è in vigore da ieri. Si è concluso infatti il17 febbraio il periodo transitorio previsto dal decreto, in cui si poteva ancora comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione multipla.

Il governo ora pensa alla reintroduzione delle cessioni multiple con un limite massimo di tre, una all’impresa e due nel mondo bancario.

Superbonus, inasprimento sanzioni

Una delle ipotesi allo studio del governo è l’inasprimento delle sanzioni penali a carico di chi commette frodi sui bonus edilizi. In particolare, si starebbe valutando la responsabilità per chi fa asseverazioni false.

Non solo: allo studio c’è anche l’ipotesi di sospendere la detrazione nel caso di sequestri. La detrazione al 110% recuperabile in cinque anni, potrebbe essere sospesa in caso di sequestro del credito da parte della Procura. Se invece gli accertamenti dei pubblici ministeri non si concludono con una confisca, il credito potrebbe poi essere recuperato in un secondo momento, anche se nel frattempo è scaduto l’arco temporale dei cinque anni.

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