Siria: Spari su un convoglio ad Aleppo, uccisi quattro civili

È di almeno civili 4 uccisi e 4 feriti il bilancio dell’attacco compiuto da miliziani sciiti lealisti sul convoglio che doveva evacuare dei feriti da Aleppo est. Lo sostiene l’agenzia statale Anadolu, il cui corrispondente si trova sul posto. Dopo gli spari, il convoglio è tornato indietro.

Un membro degli ‘elmetti bianchi’ intervistato da Al Jazira ha affermato che ad aprire il fuoco sono stati membri delle forze governative o milizie lealiste, che non ha identificato. Abbiamo chiesto che all’evacuazione partecipino la Mezzaluna rossa siriana e la Croce rossa, perché questo offrirebbe garanzie di sicurezza, ma ancora non sono arrivati, ha aggiunto l’operatore. La televisione siriana sta intanto mostrando immagini di ambulanze e autobus fermi ai posti di blocco delle forze lealiste che attendono di entrare nell’area di Aleppo est ancora controllata dai ribelli.

Il ministero della Difesa russo sostiene che, su ordine di Putin, si sta preparando anche l’evacuazione dei miliziani e delle loro famiglie dai quartieri orientali di Aleppo. Secondo il Centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti, un organo del ministero della Difesa di Mosca,  i miliziani saranno evacuati su 20 autobus e dieci ambulanze attraverso un corridoio dedicato in direzione di Idlib.

I presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, hanno discusso del conflitto in Siria e in particolare dello sviluppo della situazione ad Aleppo in una conversazione telefonica, come  ha riferito il Cremlino nella tarda serata di ieri, sottolineando che i due capi di Stato hanno rimarcato la necessità di unire gli sforzi per migliorare la situazione umanitaria e facilitare il lancio di un vero processo politico in Siria. Putin ed Erdogan hanno inoltre discusso della cooperazione tra Russia e Turchia, anche nel settore energetico.

C’è un filo di speranza ma continua l’incertezza sulla sorte delle decine di migliaia di civili intrappolati in condizioni disperate in quel che resta dell’enclave ad Aleppo tuttora nelle mani degli insorti, dopo che ieri la ripresa dei combattimenti e dei bombardamenti ha impedito l’applicazione di un nuovo accordo tra Russia e Turchia che doveva portare alla loro evacuazione. In serata, i principali gruppi ribelli hanno annunciato l’intesa per riprendere l’evacuazione.

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