Sicurezza e Nordio: ‘ Microcriminalità e durezza della pena’

Carlo Nordio, rivendica con orgoglio le decisioni assunte dal Consiglio dei ministri in tema di sicurezza e legalità e propone una “considerazione” che vale come “test psicologico” per capirne l’importanza.

Intervistato da Libero, il Guardasigilli ha ricordato che con i disegni di legge approvati dal governo “è stato fatto molto di più” del solo intervento per arginare gli scippi. “Abbiamo tutelato i proprietari di abitazioni contro le occupazioni abusive, soprattutto quando riguardano le prime case; abbiamo tutelato gli anziani contro le truffe che stanno diventando un’epidemia perniciosa, sostenuta dal crimine organizzato; abbiamo tutelato l’onore della divisa di tutte le forze dell’ordine, quando vengono aggredite e vituperate, perché oltre alla dignità della persona questi comportamenti offendono la credibilità dello Stato”, ha chiarito Nordio, proponendo poi “una considerazione di cui ogni lettore può servirsi come una sorta di test psicologico”.

“Noi – ha ricordato il ministro – abbiamo sempre definito questi episodi, scippi, occupazioni ecc. come microcriminalità: una sorta di reati secondari rispetto non solo alle stragi, ma ai grandi fenomeni di corruzione”. “Ma quando a Venezia noi abbiamo incarcerato decine di politici e amministratori per lo scandalo del Mose (Nordio all’epoca era pm a Venezia e condusse l’inchiesta, ndr), ho chiesto, in vari incontri, quanti cittadini avessero perso l’appetito o il sonno vedendo in televisione questa ‘retata storica’ che era costata a tutti noi miliardi di euro rubati o dissipati”, ha ricordato il ministro, spiegando che “nessuno di loro ne è uscito psicologicamente travolto. Hanno imprecato di sdegno, ma poi – ha chiarito – sono andati tranquillamente a tavola e a letto. Ma se tu ritorni a casa e la trovi occupata da abusivi, o devastata dai ladri che hanno messo il gatto in frigorifero, o vieni derubato dei risparmi di una vita da un truffatore spacciatosi per agente delle tasse, non dormi per un mese, e la tua

Dunque, questi fenomeni della cosiddetta microcriminalità “messi insieme provocano un allarme sociale anche più grave di Tangentopoli” ed è per questo, ha sottolineato Nordio, che “vanno repressi con uguale rigore”. Quanto poi alle accuse della sinistra sulla violazione dei diritti umani che si configurerebbe con la possibilità di dare seguito alle misure cautelari per le donne incinte, Nordio, rispondendo alla domanda di Hoara Borselli, che firma l’intervista di Libero, ha ricordato che “uno dei fondamenti dell’etica, cristiana e Kantiana, è di considerare la persona un fine e mai un mezzo”. Dunque, “se sfrutti un minore per l’accattonaggio e per altri motivi abbietti – ha sottolineato il ministro – commetti quasi un sacrilegio. Se poi utilizzi la gravidanza come espediente per sottrarti al carcere offendi lo stesso principio della sacralità della vita. Quindi è giusto che intervenga la sanzione penale in casi tanto odiosi. Allo stesso tempo – ha chiarito – saranno sempre tutelati i diritti alla salute della madre e del bambino”.

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