Sicilia e violenza sessuale. Lantieri (FI): ‘Se lasciata sola, la vittima è vittima per sempre’

Carnefici che colpiscono con la premeditazione di realizzare foto e video dello stupro, da diffondere e vendere in rete in quanto le  immagini umiliano più della stessa violenza; autori del reato che, agendo in gruppo, si deresponsabilizzano e sostengono a vicenda.

Il tutto va in scena sul web, di fronte ad un pubblico di dimensione  planetaria, privo di valori e che fa il tifo o scommette come se si  fosse in un videogame.

E’ la dura analisi di Federfarma Palermo e Associazione Mete onlus: “Sempre più vittime di sexting e revenge porn, anche adulte, o i loro  genitori, chiedono aiuto alle nostre farmacie che aderiscono alla  campagna”, riferisce Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente  provinciale di Federfarma, che, in occasione di una sessione del  Castelbuono Jazz Festival dedicata al Welfare oncologico, ha ricevuto  dall’assessora regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, una targa  dell’Associazione Mete. “Questo riconoscimento – spiega Tobia – va a tutte le farmacie di Palermo e provincia per l’impegno contro questo fenomeno sempre più diffuso.

“In qualità di Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, di donna e madre, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza alla giovane ragazza vittima dello stupro del 7 luglio a Palermo. È con un cuore pesante che rifletto sulle profonde cicatrici che atti così crudeli infliggono alle vittime, portando con sé un dolore indelebile che non conosce confini né limiti nel tempo.

Chi subisce una violenza sessuale rimane vittima per sempre se è lasciata sola. E mentre questa ferita personale è già abbastanza devastante, diventa ancora più dolorosa quando ci si rende conto che la società spesso non riesce a rispondere adeguatamente. L’indifferenza o il silenzio di fronte a questi atti equivalgono a una complicità che non possiamo permetterci.

È fondamentale che ciascuno di noi si interroghi, comprenda e agisca affinché la cultura dello stupro non trovi spazio nel nostro mondo. Se la politica non si ferma, non si interroga e non agisce dinanzi a questi fatti, allora la politica ha fallito nel suo compito di tutelare e rappresentare la comunità. Se ognuno di noi, come genitori, fratelli, sorelle, amici o compagni di classe, non sente profondamente il dolore inflitto a una figlia, allora come umanità abbiamo fallito.

La cultura dello stupro non può più essere ignorata o minimizzata. Dobbiamo, con coraggio e determinazione, mettere in atto cambiamenti profondi nella nostra società e nel nostro sistema educativo.

Parlare con i giovani e spiegare loro la differenza tra ciò che è giusto o sbagliato. Solo così potremo sperare di arginare le ferite che essa provoca e costruire un mondo in cui ogni individuo possa vivere libero dalla paura e dalla violenza.”, dichiara Luisa Lantieri, Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.

“In qualità di Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, di donna e madre, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza alla giovane ragazza vittima dello stupro del 7 luglio a Palermo. È con un cuore pesante che rifletto sulle profonde cicatrici che atti così crudeli infliggono alle vittime, portando con sé un dolore indelebile che non conosce confini né limiti nel tempo.

Chi subisce una violenza sessuale rimane vittima per sempre se è lasciata sola. E mentre questa ferita personale è già abbastanza devastante, diventa ancora più dolorosa quando ci si rende conto che la società spesso non riesce a rispondere adeguatamente. L’indifferenza o il silenzio di fronte a questi atti equivalgono a una complicità che non possiamo permetterci.

È fondamentale che ciascuno di noi si interroghi, comprenda e agisca affinché la cultura dello stupro non trovi spazio nel nostro mondo. Se la politica non si ferma, non si interroga e non agisce dinanzi a questi fatti, allora la politica ha fallito nel suo compito di tutelare e rappresentare la comunità. Se ognuno di noi, come genitori, fratelli, sorelle, amici o compagni di classe, non sente profondamente il dolore inflitto a una figlia, allora come umanità abbiamo fallito.

La cultura dello stupro non può più essere ignorata o minimizzata. Dobbiamo, con coraggio e determinazione, mettere in atto cambiamenti profondi nella nostra società e nel nostro sistema educativo.

Parlare con i giovani e spiegare loro la differenza tra ciò che è giusto o sbagliato. Solo così potremo sperare di arginare le ferite che essa provoca e costruire un mondo in cui ogni individuo possa vivere libero dalla paura e dalla violenza.”

Lo dichiara Luisa Lantieri, Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.

 

Circa Redazione

Riprova

Il segretario regionale della Cimo Sicilia Bonsignore denuncia: ‘Gravi criticità nelle aree di emergenza dei Pronto soccorso Villa Sofia e Cervello’

“Porre in essere urgentemente i lavori di ristrutturazione necessari per la riqualificazione dell’area di emergenza …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com