Le autorità russe ritengono che l’estate sia il periodo migliore per rimettere in libertà 87 beluga e 11 orche tenuti “prigionieri” in vasche sovraffollate e in condizioni inadeguate nel cosiddetto “carcere delle balene” della Baia Srednyaya, nell’estremo oriente russo.
La cattura di questi cetacei è permessa solo per motivi scientifici, mentre beluga e orche pare che siano stati catturati per puri fini di lucro e quindi illegalmente: sembra che fossero infatti destinati ad acquari e parchi acquatici cinesi.
Tre beluga sono scomparsi a dicembre e un’orca è scomparsa a inizio anno. Secondo coloro che hanno organizzato il traffico di animali, sarebbero fuggiti. Ma gli animalisti temono che siano morti.
Jean-Michel Cousteau, membro della Ocean Futures Society e figlio del famoso oceanografo Jacques Cousteau, è arrivato in Russia per aiutare le autorità locali a creare le condizioni piu’ idonee alla liberazione dei cetacei. I costi della riabilitazione sono stimati in 4,6 milioni di dollari.