Quanto guadagnano gli avvocati in Italia?

Una volta la professione dell’avvocato era una delle più ambite nel nostro Paese. Oltre al prestigio, a rendere particolarmente apprezzato questo ambito professionale era il reddito: fare l’avvocato faceva guadagnare bene. Ma come stanno le cose oggi? Conviene ancora diventare avvocato? Tanti anni di studio su codici e manuali, corsi e praticantato ripagano ancora dei sacrifici fatti?

A quanto pare no, poiché gli avvocati non guadagnano più come un tempo. Lo stipendio in Italia è tra i più bassi in Europa, i professionisti sono in crisi specialmente se giovani e del Sud Italia. Va ancora peggio alle donne: la differenza coi colleghi maschi può arrivare fino a 40mila euro.

Nonostante i redditi non invidiabili, in Italia il numero dei giovani che si iscrivono alle facoltà di Legge rimane alto così come quello degli aspiranti avvocati che ogni anno partecipano all’esame di abilitazione. Secondo il Censis, tra il 1995 e il 2017 il numero degli iscritti all’Ordine è cresciuto del 192%, quasi il triplo, raggiungendo i 243 mila professionisti, 4 legali ogni mille abitanti. Nelle zone dove il numero degli avvocati iscritti all’albo professionale è più alto, specialmente nel Sud Italia, le cause sono di più mentre i compensi sono più bassi. Una concorrenza spietata che ha fatto scattare la corsa al ribasso dei compensi ed è anche per questo che i professionisti del foro non guadagnano più come un tempo.

Le retribuzioni degli avvocati variano in base all’esperienza ma anche al sesso. In questa professione il gender pay gap  è netto: la differenza di reddito tra uomini e donne può arrivare fino a 40mila euro all’apice della carriera.
Alcuni dati: secondo la Cassa Forense, la retribuzione media delle donne è di 22.772 euro, contro quello degli uomini che è di 52.763. In fase di specializzazione, la differenza tra uomini e donne è di poco superiore ai 2mila euro: un uomo percepisce 11.906 euro, mentre una donna 9.399.

Appena ottenuta l’abilitazione, le retribuzioni sono di 17.205 euro per gli avvocati e 11.797 per le avvocatesse. Il divario aumenta man mano che si sale con l’età: tra i 45 e i 50 anni di età, il gap è di 30mila euro tra le donne che guadagnano 28.423 euro contro gli uomini con 58.294 euro.

La differenza massima si raggiunge all’apice della carriera, tra i 60 e i 64 anni: a quella età un avvocato porta a casa un reddito annuo di 83.377 euro contro i 41.053 di una collega senior donna. 40mila in euro in più.

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