Putin all’Expo: ‘Avanti su Minsk, unica soluzione è la pace’

Misure di sicurezza particolarmente rigorose ad Expo per l’arrivo del presidente della Russia. Alcune aree dell’esposIzione di Milano sono “off limits”, particolarmente rigoroso e accurato il servizio d’ordine. Il programma della visita è stato definito dopo una serie di sopralluoghi che hanno coinvolto si indicazione di Palazzo Chigi e del Cremlino una novantina di persone. Il presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità che i due Paesi siano uniti nella lotta al terrore. Al centro del colloquio anche la questione Ucraina. Le sanzioni contro Mosca,   ha detto Putin, hanno danneggiato la collaborazione tra Italia e Russia e sono un’ostacolo oggettivo alle imprese italiane. A causa delle sanzioni le imprese italiane non possono guadagnare 1 miliardo di euro da contratti già siglati. L’accordo di Minsk deve essere applicato in tutti i suoi aspetti di natura politica, militare umanitaria e sociale, ma non tutti sono stati attuati in pieno. sottolineando che non ci sono altre soluzioni se non la pace. Abbiamo condiviso, ha confermato Renzi, il principio fondamentale che l’accordo di Minsk 2 sull’Ucraina è la stella polare, la bussola, il punto di riferimento di tutti gli sforzi e credo che tutte le donne e gli uomini di buona volontà lavorino perché possa essere pienamente attuato.  E’ una verità oggettiva dire che noi abbiamo necessità che la Russia sia in prima fila con Ue e Usa per affrontare le minacce globali.Auspicando che accettando e aderendo in modo integrale a Minsk 2 si possa togliere dal tavolo l’unico elemento di divergenza con la Russia mentre su altri dossier c’è profonda convergenza. Con Renzi abbiamo parlato del tema delle sanzioni che non possono essere un ostacolo reale. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico, ha sottolineato il presidente russo.La relazione della Russia con il G7 semplicemente non c’è. Quando ne facevamo parte partecipavamo, proponevamo un punto di vista alternativo, ma i nostri partner hanno deciso che non ne avevano bisogno. Viviamo un quadro internazionale difficile, anche per questioni che non ci vedono unite, ma che dovranno vederci sempre più dalla stesa parte, a cominciare dalla minaccia terroristica globale e lavoreremo insieme alla Russia,   ha detto Renzi, per riuscire insieme a ripartire dalla tradizionale amicizia italo-russa, per affrontare le sfide, sia quelle che ci vedono su posizioni differenti sia su quelle che ci vedono sulle stesse posizioni. Il lavoro che ci vede insieme noi vogliamo che abbia un futuro. Mi piace ricordare qui oggi una frase di Dostoevskij che rappresenta una pietra miliare della civiltà letteraria del mondo: ‘La bellezza salva il mondo’. L’Italia è il quarto partner commerciale della Russia. Ma recentemente gli scambi si sono ridotti del 10 per cento e nell’ultimo trimestre sono scesi del 25 per cento. E’ una situazione non soddisfacente per i russi ma anche per l’Italia. Gli imprenditori italiani non vogliono una riduzione degli scambi commerciali e  ci sono oltre 400 aziende italiane in Russia e questo rappresenta oltre un miliardo di scambi commerciali, mentre gli investimenti russi in Italia sono del valore di 2-3 miliardi di euro. Se l’Ue manterrà le sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina, anche Mosca manterrà le proprie restrizioni nei confronti dell’Unione europea. Putin vedrà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Papa. In serata un incontro con Silvio Berlusconi che il Cremlino ha da poco confermato. L’ultima volta che si sono visti, è stato nell’ottobre scorso, a Milano, nella palazzina di via Rovani, che fu la prima roccaforte del Cav ai tempi in cui Forza Italia era solo un sogno nel cassetto. Per l’amico Vladimir, il presidente azzurro, costretto ai servizi sociali per la condanna Mediaset, ottenne dal Tribunale di Sorveglianza lombardo un permesso per poter passare una serata lontano da Arcore, dimora obbligata, dal giovedì al lunedì. I due leader rimasero insieme fino alle tre di notte, tra ricordi e festeggiamenti, davanti a un piatto di tagliolini e uova con tartufo bianco. Oggi Silvio Berlusconi e Putin tornano a vedersi dopo nemmeno 9 mesi, ma a Roma, in serata, forse a palazzo Grazioli, anche se orario e location sono ancora da definire.Il capo del Cremlino arrivò nella villa di via Rovani, dopo aver incontrato la cancelliere tedesca Angela Merkel. Ad accoglierlo c’erano anche i cinque figli di Berlusconi, Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi e i deputati Deborah Bergamini e Valentino Valentini. Dopo il breve spuntino a base di tartufo, ci fu il faccia a faccia vero e proprio, durato quasi due ore. Al termine, il tradizionale scambio di doni: Putin regalò un’opera d’arte della tradizione russa con la rappresentazione di una scena di caccia, contraccambiato con una preziosa scultura.Quella di stasera sarà l’occasione per una rimpatriata in un contesto internazionale cambiato, caratterizzato dalle tensioni Usa-Russia e con l’Ue sulla crisi Ucraina. Il rapporto di amicizia tra il presidente di Fi e quello della Federazione russa parte da lontano. Il loro legame, raccontò il Cav, nacque durante il G8 di Genova nel luglio del 2001, quando Berlusconi si adoperò per far sì che i Grandi del mondo, dall’americano George Bush, al britannico Tony Blair, mettessero da parte le diffidenze nei confronti del presidente russo con un passato da agente segreto del Kgb. Il summit europeo nel capoluogo ligure fu l’occasione per parlare di Blue Stream, il progetto di gasdotto sottomarino di Eni e Gazprom, e gettare le basi di un rafforzamento dei legami economici bilaterali. A fine ottobre del 2001 il presidente del Consiglio italiano, infatti, era già a Mosca per un faccia a faccia. Da allora il rapporto tra i due si è andato consolidando. Nell’aprile 2002 il Cav tornerà in Russia, nella residenza di Putin a Sochi, e il mese successivo, a Pratica di Mare, lanciarono il Consiglio Russia-Nato. Putin ha sempre ricambiato la fiducia e lealtà, anche con una serie di doni, a cominciare dal letto, come rivelò l’attore George Clooney, ospite di Berlusconi nel 2011 per parlare del Darfur:”Mi ha mostrato la sua stanza da letto, con il letto che gli ha regalato Putin”, disse la star di Hollywood a Rick Stengel nelle ’10 domande del Time’. In quasi 14 anni i due leader si sono visti varie volte a Villa La Certosa in Sardegna e nella Dacia russa sulle rive del Mar Nero, a parlare di affari e politica. E non sono mai mancate telefonate, messaggi, regali, pubblici attestati di stima reciproca. Il feeling ha coinvolto anche le famiglie: le figlie di Putin trascorreranno alcuni giorni di vacanza in Costa Smeralda nell’estate 2002. E a ottobre dello stesso anno Berlusconi farà un blitz a Mosca per poi salutare a dicembre l’avvio di Blue Stream. Tante le fotografie che ritraggono Berlusconi e Putin insieme sorridenti. Forse la più famosa è quella con due enormi colbacchi di pelliccia a cena nella foresta di Zavidovo, fuori Mosca, 21° sotto zero, nel febbraio 2003. Allora il problema centrale era la crisi irachena, con la prospettiva di un conflitto imminente. I due presidenti sono pronti a darsi una mano e prendere l’uno le parti dell’altro nelle situazioni più delicate. Tutti ricordano quando, durante una conferenza stampa congiunta nella villa di Porto Rotondo nell’aprile 2008, un giornalista chiese a Putin notizie sulla sua vita privata e Berlusconi mimò una sventagliata di mitra contro la cronista che aveva osato tanto. Il presidente della Federazione russa fu tra i pochi a esprimere subito la sua solidarietà all’amico Silvio dopo la sentenza di condanna definitiva per il caso Mediaset. Quando Putin festeggiò i 61 anni con un ristretto numero di amici, Berlusconi c’era. Nemmeno la crisi tra Kiev e Mosca ha scalfito i loro rapporti. Il leader di Fi è stato fra i pochi a denunciare più volte “l’errore” di comminare sanzioni contro la Russia.

 

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