Obama e l’addio alla Casa Bianca

‘È importate per me prendermi del tempo, e metabolizzare questa esperienza.  Scriverò’, dice  Obama che ha già in mente cosa fare dopo che lascerà la Casa Bianca e lo rivela nell’ultima conferenza stampa da presidente a due giorni dall’insediamento del suo successore Donald Trump.

Intanto però difende la sua scelta di ridurre la pena a Bradley Chelsea Manning, il soldato che passò a WikiLeaks 260.000 documenti segreti del Pentgaono e del dipartimento di Stato, perché ha scontato una dura pena e dal suo punto di vista è stata una condanna sproporzionata. Manning uscirà di carcere il 17 maggio dopo aver scontato 7 anni, invece dei 35 che gli erano stati inflitti. Liquidata con un ‘non presto molta attenzione ai tweet di Mr Assange’, la questione del fondatore di Wikileaks che avrebbe fatto marcia indietro dopo aver solennemente promesso di consegnarsi agli Usa se Manning fosse stato liberata.

Più che Manning e la politica estera Obama sembra preoccupato da alcuni atteggiamenti di chi lo rimpiazzerà nello Studio Ovale. E a lui lancia un messaggio chiaro: i media vanno rispettati, gli americani e la democrazia hanno bisogno della stampa, occhio critico su chi detiene il potere. Al suo successore Obama ricorda anche che il lavoro del presidente è talmente grande che non lo si può fare da soli. E rende omaggio ai giornalisti che lo hanno seguito in questi suoi 8 anni: ‘Grazie a voi sono stato un presidente migliore’.

Obama non è nuovo a moniti al rispetto della libertà di stampa ripetuti più volte in tanti messaggi rivolti all’estero, ma ora sente il bisogno di ripetere in chiave nazionale nel pieno della feroce polemica tra Donald Trump e i giornalisti. Preoccupato dalle restrizioni che lo stesso tycoon e i suoi più stretti collaboratori hanno preannunciato. Limitazioni di cui già si è avuto un assaggio durante la campagna elettorale e in questo periodo di transizione.

Tornando alla sua nuova vita, Obama ha intenzione di dedicarsi a moglie e figlie, ma fa sapere che non esiterà a parlare chiaro e ad alta voce se i ‘valori chiave’ dell’America saranno messi in dubbio.

Circa Redazione

Riprova

Ong World Central Kitchen: 7 membri dello staff uccisi

Sono sette gli operatori umanitari della ong World central kitchen morti in un raid israeliano …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com