Milano, Vittorio Feltri eletto consigliere: “Godo per flop della Lega”

Vittorio Feltri, ex direttore di Libero Quotidiano, è stato eletto consigliere comunale a Milano dopo aver ottenuto 2.268 voti. Il suo ingresso a palazzo Marino è dovuto al fatto che fosse il capolista di Fratelli d’Italia, a cui sono andati 5 dei 16 seggi destinati all’opposizione guidata dal candidato sindaco Luca Bernardo, sconfitto nettamente da Giuseppe Sala già al primo turno.

Oltre a Feltri, in consiglio comunale anche Chiara Valpecina, avvocatessa finita al centro delle polemiche dopo l’inchiesta giornalistica di Fanpage in ambienti dell’estrema destra milanese: con i suoi 903 voti è la terza più votata in Fratelli d’Italia.

Vittorio Feltri, che lo scorso 25 giugno ha compiuto 78 anni, ha commentato l’esito delle elezioni milanesi.

“Sala è uno di finta sinistra, , ma Milano è una città un po’ fighetta, nostalgica del ’68. Vota per la sinistra, soprattutto il centro storico: ma questo lo sapevamo anche prima, non c’è alcuna sorpresa. Che Sala  avrebbe vinto a mani basse era scritto nel destino“.

Il giornalista si è poi soffermato sui voti al centrodestra: “Giorgia Meloni a Milano ha triplicato i suoi voti, quindi non può certamente lamentarsi. Certo che per vincere le elezioni a Milano bisognava avere una coalizione forte, che non c’è“.

“Mi aspettavo che Salvini perdesse notevoli quote di elettori – ha aggiunto – perché ha governato prima coi 5 Stelle, poi è uscito dal governo senza spiegare i motivi, poi è rientrato sempre coi 5 Stelle e con gli avversari storici, cioè il Pd, senza spiegare nulla e la gente non ci ha più capito niente. Questo è il motivo per cui la Lega è passata dal 34% a delle cifre molto più dimensionate, ma dov’è la sorpresa?”

Intervistato dalla Stampa, Feltri ha aggiunto: “Fratelli d’Italia si trova davanti alla Lega: la cosa mi fa molto godere, è fonte di soddisfazione, non vedo il motivo di nasconderlo. Non ho niente contro Salvini, nulla di personale. La situazione della Lega mi fa molto godere“.

Decisamente più secco il tono di Feltri nell’intervista concessa al Foglio: “Salvini ormai rovina ogni cosa che tocca, è un uomo confuso, rincretinito. Mi ha tolto il saluto, ma ho ragione io: penso e rifletto”.

E ancora: “Su Bernardo, che è un bravissimo pediatra, non ci ha puntato la destra, ma Salvini: uno che mi sembra ultimamente abbia perso la trebisonda. Se uscisse dal governo completerebbe il casino, è ormai un esperto di casini, non si capisce la sua linea. Non ha capito nemmeno che ha perso, gli auguro di trovare la serenità e di farsi un esame di coscienza“.

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