Marchionne: per questo mercato, almeno uno stabilimento Fiat è di troppo

In Italia, con le attuali condizioni di mercato, c’è almeno uno stabilimento Fiat di troppo. A dichiararlo, è l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, al termine della presentazione della 500L a Torino. “Fino a quando non riusciremo a trovare un accordo per mantenere un livello di tranquillità industriale e usare i nostri assett per esportare in America, diventa molto difficile guardare agli stabilimenti italiani come risposta al mercato europeo. Se si guarda alla domanda, c’e almeno uno stabilimento extra in Italia, bisognerebbe tagliarne uno” ha spiegato il manager del Lingotto. “Se riusciamo a esportare verso l’America, ovviamente il problema scompare” ha aggiunto Marchionne, che poi ha precisato: “Nei prossimi 24 -36 mesi la situazione non credo si modificherà”. Intanto oggi Fiat depositerà anche il ricorso contro la sentenza del tribunale di Roma, che impone l’assunzione a Pomigliano di 145 operai iscritti alla Fiom.

Marchionne, ai giornalisti che glielo chiedevano, ha ribadito di che la Fiat non ha discriminato nessun operaio a Pomigliano. “Abbiamo assunto i migliori per fare il lavoro che dovevano fare. Se andiamo a vedere i numeri nel 2010 abbiamo assunto 20 operai che erano iscritti alla Fiom” ha concluso il manager.

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