Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa al termine del CdM, Roma,15 Ottobre 2015. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Legge di Stabilità, tra poche ore in Parlamento

Sembra destinata a terminare nelle prossime ore l’attesa del testo della manovra. La legge di Stabilità, assicura a Radio Anch’io il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, sarà inviata oggi, nella sua versione definitiva al Presidente della Repubblica, ed è questione di ore. Oggi sarà inviata anche al Parlamento. Il ministro ha anche rassicurato sull’ipotesi di una ‘super-Tasi’. ‘Noi stiamo tagliando la Tasi sulle prime case a eccezione di ville e castelli e restituiremo le risorse ai Comuni e i Comuni non alzeranno le tasse’. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a ‘Radio Anch’io’ a proposito dell’ipotesi che i sindaci possano continuare ad applicare la ‘super Tasi’, un aumento dello 0,8%, dell’aliquota sulle seconde Case, limitandosi però a dire che per chi ha seconde, terze, quarte case, che sono cioè più ricchi, le tasse resteranno. Cancellare la tassa sulla prima casa, che è la più odiata dagli italiani, è una misura di pancia, anche se non elettorale. Matteo Renzi, da parte sua, replica nel modo più netto alle critiche che gli vengono da sinistra sulla scelta di cancellare Imu e Tasi in legge di stabilità. E in un’intervista tv a tutto campo, si dice anche pronto a mettere la fiducia pur di difendere una misura invisa alla minoranza Pd come l’innalzamento del limite al contante a 3000 euro. E se tranquillizza il suo partito che le regole sulle primarie non cambieranno, e non esclude che Denis Verdini e i suoi possano ancora votare con la maggioranza da qui al 2018, senza però entrare nella coalizione di governo. Abolizione delle tasse sulla prima casa senza rincari sulle seconde, innalzamento del tetto dei 3mila per l’uso del contante, mentre scendono da 22mila a 15mila i punti scommesse e corner. In particolare, secondo alcune alcune indiscrezioni, l’impegno dei tecnici sarebbe concentrato sulle tabelle di copertura delle misure indicate nei primi testi. Coperture alle quali si starebbe lavorando con estrema precisione.   Il nodo più delicato, almeno dal punto di vista politico, resta sempre quello della casa. Dopo un incoraggiante, seppur informale, via libera sull’abolizione di Imu e Tasi, si guarda con diffidenza all’ennesimo invito dell’Europa a spostare il carico delle tasse dal lavoro verso consumi e proprietà. Renzi, intanto, rassicura anche Confedilizia, allarmata dalla ipotesi che ai Comuni sia lasciata la possibilità di aumentare dello 0,8 per mille le aliquote Imu e Tasi sulle seconde case che varrebbe 2 miliardi di tasse. Nella legge c’è una norma che impone a Comuni e Regioni di non alzare le tasse, spiega il premier. Riguardo ville e castelli gli stessi sono stati censiti dall’Agenzia del Territorio in base alle ultime statistiche catastali e sono in totale 2.576. Si va  dal castello di Saint Pierre in Valle d’Aosta al Palazzo Valguarnera-Gangi in Sicilia dove venne girata la famosa scena del ballo del ‘Gattopardo’, fino al castello di Orsini-Odescalchi di Bracciano dove si è sposato Tom Cruise e Eros Ramazzotti. Tranne la Basilicata, tutte le regioni contano numerosi immobili nella ‘categoria A9’ nella quale sono inseriti i castelli e i ‘Palazzi di eminente pregio artico e storico’. Ovviamente molti sono gestiti in modo pubblico e le prime case si contano davvero con il lumicino ma non è possibile estrapolarle dalle ultime statistiche catastali rese pubbliche. A sorpresa, è l’Emilia Romagna quella con il maggior numero di castelli e palazzi storici, anche se la loro superficie è in media di 356 metri quadrati, sotto la media. Seguono la Lombardia 509 immobili (in media 619 metri quadrati), il Friuli Venezia Giulia (479), il Piemonte(375) e il Lazio (232). Il maggior numero di palazzi e castelli sono concentrati nelle province del capoluogo di regione. E’ così per Bologna (447), Milano (174) Torino (151), Roma (146). La Valle d’Aosta che nell’immaginario è la terra dei castelli, conta in realtà solo 17, con una superficie media appena sotto i mille metri quadri. Il capitolo degli immobili di lusso, che dovranno continuare a pagare Imu-Tasi anche se sono prime case, è più ampio, anche se il gettito previsto è decisamente di poco rilievo se guardato con la lente della contabilità macro-economica che guida una legge di Stabilità e le ultime stime parlano di un impatto complessivo di 85 milioni dovuto però non solo ai castelli ma a tutti gli immobili di lusso. Ai 2.576 castelli e palazzi si aggiungono infatti 35.533 ville considerate di lusso e 36.297 case di lusso. In totale 62.388 immobili per i quali è sfumata la possibilità di ottenere uno sconto prima casa.

 

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