La collega giornalista Valentina Di Salvo consegue la laurea specialistica in ‘Letteratura, Lingua e Cultura Italiana’ alla Facoltà di Lettere di Messina

“Note Contro: Ritratti in Musica” questo il titolo della tesi di musicologia della giornalista Valentina M. Di Salvo, laureata ieri alla Facoltà di Lettere al Corso di Laurea Specialistica in “Letteratura, Lingua e Cultura Italiana”.

Un lavoro interessante sulla percezione e sul ruolo della donna nella musica popolare e nella musica colta, sia nell’ambito sacro, sia profano, con accenni alla world music. Un approccio interdisciplinare nel metodo contemporaneo per una riflessione più ampia e inclusiva.

Nel campo della musica colta sono stati analizzati gli ambiti sacri e profani. Alcuni paragrafi sono stati dedicati alle suore musiciste, comprese quelle poco note alla storia ufficiale, grazie a diversi testi tra cui Suore che si comportano male di Craig A. Monson. La tesi affronta anche il fenomeno degli evirati soffermandosi sull’episodio citato nelle Memorie di Don Giovanni, dove si fa riferimento a una donna che fingeva di essere un cantore evirato e che, con un meccanismo adatto, era riuscita a eludere i controlli preposti. Di donne che con originalità cercarono di eludere le regole ne parla anche Meri Franco-Lao, un’altra studiosa presa in esame da Valentina Di Salvo. Non è stato tralasciato neppure l’ambito profano citando diverse musiciste tra cui Barbara Strozzi e Maria Rosa Coccia, mostrando diversità, ambiguità e singolarità.

Nel campo della musica popolare l’approfondimento si fa ancora più interessante. Grazie al coinvolgimento di Mario Sarica, fondatore del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso, alcuni paragrafi sono dedicati al ruolo della donna in ambito pastorale (ben diverso dal ruolo della donna nelle città), al valore simbolico della musica e ai brani popolari di tradizione femminile. Non sono mancati gli studi di Sergio Bonanzinga sulle affascinanti tradizioni di alcuni comuni siciliani, tra cui Fiumedinisi.

Alcuni paragrafi sono stati dedicate alle majare, donne particolari, forse streghe “non convenzionali”, alle ritualità che circondava queste figure affascinanti e ancora vive nella cultura popolare delle Eolie, grazie ai lavori dell’antropologa Marilena Maffei.

Per quanto riguarda la musica popolare dei luoghi più urbanizzati, Valentina Di Salvo ha tracciato un quadro della donna attraverso i testi prelevati da diverse zone d’Italia, fino alla nascita dei movimenti femministi. Si è poi concentrata sul Movimento Femminista Romano approfondendo la figura di Yuki Maraini, sorella di Toni e Dacia Maraini, scomparsa prematuramente il 20 agosto 1995. Ha parlato del suo lavoro sul “canto libero” e sul suo apporto alla causa femminista: il Teatro la Maddalena di Roma e la composizione dei brani ancora oggi disponibili nel web.

Tanti segmenti cuciti insieme per definire un discorso sulla donna dipanato nel tempo fino alla descrizione fatta nel brano Mokarta dei Kunsertu, una serenata non convenzionale, che appartiene al genere della world music.

La world music, infatti, genere della contemporaneità, unisce la musica colta alla musica popolare creando, metaforicamente ma non troppo, esempi di dialoghi funzionali tra le diversità.

Il relatore della tesi è stato il Prof. Daniele Torelli, correlatrice Prof. Martina Pantarotto. Titolo completo: “Note Contro: Ritratti in Musica. Da Meri Franco-Lao e Yuki Maraini fino ai giorni nostri con accenni alla world music”.

 

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