Il punto sulla terza giornata di serie A

C’è ancora la Roma che dovrà giocare stasera e che, vincendo in casa del Parma, può coabitare al primo posto insieme al Napoli. Il quale Napoli è da sabato sera da solo in vetta alla classifica del campionato dopo tre giornate. Gli uomini di Benitez sono  a punteggio pieno e, nell’anticipo contro l’Atalanta, si sono imposti dopo 70’ in cui non si riusciva a piegare la resistenza orobica. Complice anche l’ampio turnover adottato dal tecnico spagnolo (squadra cambiata per 6/11 rispetto a quella di Verona), gli azzurri hanno sì dominato il gioco, ma senza riuscire ad incidere in zona gol. Ci sono voluti così gli ingressi di Hamsik e Callejon per cambiare il volto alla partita, Higuain ha così sbloccato la gara segnando il suo primo gol ufficiale al San Paolo, poi con un’Atalanta ridotta in dieci per l’espulsione dell’ex Cigarini, ci ha pensato ancora lo spagnolo Callejon a chiudere i giochi. Che impatto per l’ex merengues che in tre giornate ha siglato altrettanti gol, un giocatore fortemente voluto da Benitez e che si sta dimostrando indispensabile. Il Napoli, dunque, si trova in vetta anche perché, nel derby d’Italia, Inter e Juve si sono spartite la posta in palio. Un punto a testa in un pareggio dalle mille emozioni, i nerazzurri hanno dimostrato di essere completamente un’altra squadra rispetto a quella scialba e prevedibile dello scorso anno, invece, la Juve ha ancora una volta confermato di avere la tempra di chi non sa cosa vuol dire arrendersi. Infatti, dopo l’iniziale vantaggio interista con Icardi (il giustiziere per eccellenza di Madama), dopo soli due minuti Vidal ha raffreddato l’entusiasmo del Meazza e, nel finale, i bianconeri hanno sfiorato il colpo alla Scala. Sicuramente stiamo parlando di due squadre che faranno la loro figura nel corso del campionato, la Juventus continua ad essere la strafavorita per lo scudetto, ma l’Inter sicuramente darà del filo da torcere a tutti puntando al podio. A destare parecchie perplessità è questo Milan che ancora non sembra rodato, eppure ha cambiato poco rispetto ad un anno fa. La gara in casa del Torino si era trasformata in un incubo sul doppio vantaggio granata firmato D’Ambrosio e Cerci, poi a tre minuti dalla fine un rocambolesco gol di Muntari ha riaperto la partita. Sembrava, però, che si dovesse soccombere nella città della Molle, prima che sul gong si registrasse l’episodio che ha mandato su tutte le furie Ventura. Con una sostituzione pronta sugli sviluppi di un fallo laterale, l’arbitro ha deciso di far riprendere il gioco e, sull’ultima azione della gara, è maturata l’azione che ha procurato il rigore per i rossoneri. Dal dischetto, è stato ancora una volta infallibile Balotelli con Allegri che si era voltato per non vedere. Per il rotto della cuffia, il Milan ha evitato un clamoroso scivolone, ma questi campanelli d’allarme non possono essere assolutamente trascurati onde scongiurare un’altra partenza ad handicap. A frenare è stata anche la Fiorentina che, al Franchi, si è fatta imbrigliata da un Cagliari mai domo. I viola erano passati in vantaggio con Borja Valero, ma nel finale Pinilla ha gelato lo stadio toscano impedendo agli uomini di Montella di insediarsi in testa alla classifica. Il derby della Lanterna ha visto il trionfo del Genoa che ha travolto i cugini doriani. Che ferocia da parte dei grifoni, impostisi con un perentorio tre a zero che ha portato le firme di tre volti nuovo. Antonini, Calaiò e Lodi hanno annichilito la Samp, uscita davvero a pezzi da una serata da dimenticare in fretta. Furiosa anche la Lazio che, smaltite le polemiche post-Juventus Stadium, ha incenerito la Lazio con un tris firmato da Candreva, Cavanda e Lulic. Per i biancocelesti è stata una vittoria d’orgoglio, dopo aver dimostrato una manifesta inferiorità contro la Juventus da cui si è stati mortificati due volte nel giro di due settimane. Paulinho show contro il Catania. Al Livorno è bastata la giornata di grazia del suo bomber per avere ragione della squadra etnea che, rispetto ad un anno fa, sembra aver perso smalto e convinzione. Il Verona dimostra di essere temibile soprattutto davanti ai propri tifosi. Non c’è stato niente da fare per il Sassuolo, piegatosi al Bentegodi per due reti a zero, di Martinho e Romulo le firme. 1-1 tra Udinese e Bologna, i gol sono stati segnati dalle icone delle due squadre, a Diamanti ha risposto Di Natale, non c’è dubbio che friulani e felsinei puntano sempre su di loro per disputare una stagione senza affanni e con più emozioni possibili.

Maurizio Longhi

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