Protesters light flares during a demonstration called by the "yellow vest" (gilets jaunes) movement on September 12, 2020 in Paris. (Photo by Alain JOCARD / AFP)

Gilet gialli: a Parigi scontri e lacrimogeni

Primi scontri a Parigi fra gilet gialli, partiti con più cortei da diversi quartieri della capitale, e polizia, con lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine che hanno fermato a mezzogiorno già un totale di 154 persone. La tensione è salita subito nei dintorni degli Champs-Elysees, all’avenue de Wagram, dove i gilet gialli hanno tentato di radunarsi nonostante il divieto assoluto della prefettura di assembramento attorno alla grande avenue e ai siti istituzionali. Il prefetto ha lanciato un appello al rispetto del distanziamento sociale e delle regole sanitarie.

“Non possiamo avere saccheggi e caos sugli Champs-Elysees” ha detto questa mattina il prefetto Didier Lallement, spiegando il divieto di “qualsiasi assembramento” nei dintorni della famosa avenue, dell’Eliseo, dell’Assemblée Nationale e della sede del governo, palazzo Matignon. La polizia dice di attendersi dai 4.000 ai 5.000 manifestanti, 1.000 dei quali potenzialmente pericolosi. Sui social, sono stati finora 2.300 a garantire la loro adesione. Jerome Rodrigues, uno dei leader del movimento, ha esortato a “una disobbedienza civile completa”, in particolare rifiutando di mostrare documenti di identità alla polizia.

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