Preparations of a hairdresser in his shop for the reopening, scheduled for 18 May, during phase two of the coronavirus emergency, in Milan, Italy, 14 May 2020. Several countries around the world have started to ease COVID-19 lockdown restrictions in an effort to restart their economies and help people in their daily routines after the outbreak of coronavirus pandemic. ANSA/ MOURAD BALTI TOUATI

Fase 2: tutti i negozi riaprono lunedì, da oggi al via in Sardegna

I commercianti si preparano a tirare su le saracinesche dal prossimo lunedì 18 maggio, fatta eccezione per la Sardegna che riapre già oggi, ma dovranno osservare le linee guida dell’Inail: per i parrucchieri 2 metri tra le postazioni, aree di attesa all’esterno e potranno operare anche la domenica e nell’abituale giorno di riposo. I centri sportivi e le palestre invece riapriranno dal 25 maggio.

Dal 18 maggio, quando torneranno ad essere aperte le attività commerciali, poco più della metà degli italiani (53,6%) tornerà come prima nei negozi e meno di due su quattro (42,5%) nei centri commerciali. È quanto emerge da un sondaggio condotto da IZI in collaborazione con Comin & Partners, sulla propensione dei consumatori nei confronti della riapertura ai tempi del Coronavirus. Oltre la metà degli italiani (55%) non frequenterà più come prima i ristoranti e quasi la metà (48%) degli intervistati non tornerà nei bar con la stessa frequenza, rispetto alle abitudini pre Covid-19. Secondo il sondaggio però da lunedì prossimo più di un italiano su quattro (35,2) tornerà a frequentare i ristoranti “come prima” e quasi due italiani su cinque i bar (42,4%). Solo un’esigua minoranza sceglierà di non usufruire più dei servizi di bar e ristorazione (rispettivamente il 7,4% e il 7,6%), frutto di un timore alimentato anche dai dubbi sulla sicurezza e la paura del contatto con altre persone.

Intanto, dopo il decreto Rilancio presentato ieri dal premier Giuseppe Conte, ci sono i primi commenti. Per il capo politico del Movimento5 stelle, Vito Crimi “La capacità di aver portato a termine un decreto come questo dimostra che la maggioranza, il governo, hanno una forte solidità, una forte integrazione ed è in grado di andare avanti. Non occorre nessuna ‘fase 2’ per il governo, se non intesa come immaginare le nuove misure e semplificazioni”. Per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “Bisogna ripartire. Anche perché Austria, Francia, Germania e Svizzera riapriranno le frontiere tra i loro Stati. Noi ancora non abbiamo riaperto tra singole regioni. Questo elemento sarà devastante non solo per il turismo ma per tutta l’economia: bisogna riaprire la circolazione tra regioni con una gestione intelligente dell’eventuale seconda ondata. Ma la regola è sempre la stessa: non vogliamo morire di Covid, non vogliamo morire di fame”.

“Nel Lazio, rispetto alla nostra curva epidemica, riteniamo possibile riavviare con prudenza il consumo sul posto nei ristoranti e nei bar, far ripartire i negozi al dettaglio, riaprire i servizi alla persona e i banchi non alimentari nei mercati, e anche nei centri sportivi far ripartire le attività all’aperto, anche se senza spogliatoi”. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nel corso della sua relazione al Consiglio regionale. “Vedremo – ha aggiunto – con la curva del contagio cosa faremo per la stagione balneare. E’ importante permettere alle attività produttive di rimettersi a lavorare” ma anche “come garantire la sicurezza della balneazione sulle spiagge libere, che libere devono rimanere. Pensiamo a un intervento a favore dei Comuni che permetta nei tre mesi estivi un controllo di questo comparto”.

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