“Dinanzi ai sempre più ripetuti blocchi decisi da Facebook nei confronti in particolare dei profili degli esponenti politici di Fratelli d’Italia è necessario un intervento”. La denuncia proviene dal senatore di FdI Andrea de Bertoldi.
“Quello del blocco degli account da parte di Facebook rappresenta una pratica sempre più comune – sottolinea – che tende a colpire una parte politica in particolare”. Poiché le censure da parte di Fb sono sempre più frequenti è lecito “ritenere che esista quasi una strategia tendente a silenziare determinate opinioni politiche. Dinanzi a tutto ciò il Parlamento non può rimanere a guardare e deve agire per tutelare la libertà di espressione. Anche perché se oggi è Fratelli d’Italia ad essere colpita, domani potrebbe toccare a qualche altra forza politica” .
Ormai sono sempre più numerosi i casi di censure operate da Facebook sui profili che hanno un contenuto politico sovranista. Un giro di vite che infierisce solo verso una parte politica e che si configura ormai come una censura. Tra i casi più eclatanti il blocco del profilo di Caio Giulio Cesare Mussolini, oscurato a causa del suo cognome. Caio Mussolini era candidato per FdI alle europee e in quell’occasione disse che Facebook si comportava come un “centro sociale”.
Molte polemiche aveva inoltre suscitato la chiusura dei profili Fb e degli account Instagram legati a CasaPound e Forza Nuova. Non si tratta più dunque di casi isolati ma di una vera e propria strategia da parte del social network che lede il principio costituzionale della libertà di espressione.