Caso Regeni, pm romani ed egiziani: impegno comune per verità

Rinnovato impegno a proseguire lo scambio di altre informazioni per accertare la verità sulla morte di Giulio Regeni il cui corpo fu trovato il 3 febbraio scorso lungo la strada che dal Cairo porta ad Alessandria d’Egitto. Nel pomeriggio si è concluso il vertice nella sede della Scuola di polizia di via Guido Reni e l’incontro ha visto discutere per due giorni da una parte la delegazione guidata dal procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e quella egiziana che ha accompagnato a Roma il procuratore generale del Cairo Nadeel Sadek ed altri quattro magistrati. Tema dell’incontro al termine del quale è stato diffuso un comunicato è quello di trovare il sistema per accertare la verità sul sequestro, tortura e la morte di Giulio Regeni. Il procuratore generale egiziano Nadeel Sadek ha espresso la sua disponibilità ad incontrare a breve i genitori del ricercatore.  Nel documento è scritto che il procuratore generale incontrerà i genitori di Regeni per manifestare anche a loro l’impegno e la volontà di giungere alla scoperta e alla punizione dei colpevoli di un così grave delitto.

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