Calearo: Ho sbagliato, lascio la Camera dei Deputati

Prima le scuse, dovute, per quelle frasi ‘goliardiche’ ma a dir poco infelici. E poi l’unica scelta saggia da fare: dimettersi. Dopo tre giorni nell’occhio del ciclone, Massimo Calearo, getta la spugna e dice di volere lasciare il suo ‘scranno’ alla Camera dei Deputati. Il deputato di Popolo e Territorio sceglie un’altra trasmissione, questa volta ‘La Telefonata’ di Maurizio Belpietro, su Canale 5, per annunciare la sua decisione. “La settimana prossima o questa vado a Roma dal mio capogruppo e poi me ne torno a casa a fare l’imprenditore”. “Ho già parlato con il capogruppo di Popolo e Territorio, Silvano Moffa, chiedendogli un appuntamento per vedere come agire di conseguenza. La mia intenzione è dimettermi”. Calearo chiede scusa per le parole pronunciate nei  giorni scorsi a La Zanzara e sottolinea che non lo rifarebbe. Ma, tiene a precisare il deputato, “c’è stato un grande malinteso venerdì durante una trasmissione radiofonica su mie frasi dette probabilmente in maniera goliardica. Le frasi vanno contestualizzate”. Invece si è scatenato un finimondo. “Dire che ho ricevuto molti insulti è niente. Sono esterrefatto dalle reazioni che ci sono state sui blog. C’è gente che dice che mi vuol fare la pelle”, ha raccontato a Belpietro. “Da Natale non sono andato in Parlamento perché ho assistito mia moglie che purtroppo è morta il 19 marzo e le tre volte che sono andato a Roma mi sono sentito molto a disagio dopo aver passato le notti in ospedale e le giornate in azienda a fare l’imprenditore”. Promette che lo stipendio da deputato non lo userà più per pagare il mutuo, come aveva affermato pochi giorni fa a la Zanzara. “Dal mese prossimo lo farò con i soldi da imprenditore”, ha assicurato l’onorevole-imprenditore. Naturalmente utilizzando i tassi agevolatissimi offerti dalla Camera dei Deputati. “Certo, dopo aver consultato diversi istituti, mi sono accorto che il mutuo migliore era quello della Camera. E’ assolutamente molto basso, probabilmente è un privilegio”. Calearo e suoi colleghi ne siano certi: anche sui muti restano dei privilegiati. Ma il deputato di Popolo e Territorio ha irritato l’opinione pubblica anche quando ha parlato della sua Porsche immatricolata in Slovacchia, perché si risparmia tantissimo. “In Italia uso una 500 e una Lancia Thema. In Slovacchia abbiamo delle vetture tra cui una Porsche che normalmente usa mio figlio che segue lo stabilimento slovacco”. Ma l’onorevole ‘fantasma’ dice di essere in regola con le tasse. “Ho avuto una verifica fiscale in azienda a settembre dello scorso anno. Hanno riscontrato solo lievi errori formali, ma senza sanzioni”.

A Calearo, però, va dato atto, rispetto a tanti suoi altri onorevoli colleghi, di avere avuto il coraggio di annunciare pubblicamente la volontà di dimettersi. Altri, per fatti anche più  gravi, continuano comodamente a sedere tra i banchi dei palazzi romani e a godersi i benefici della Casta.

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