“Dolore, delusione, sconcerto. La nota del Capo dello Stato di queste ore, proprio nel momento in cui Silvio Berlusconi è vittima designata di un assassinio politico, lo ripropone purtroppo come uomo di parte. Non è affatto vero che non esistessero in passato e non esistano ora margini per un intervento di autentica pacificazione da parte del presidente della Repubblica.
Napolitano è stato ed è il responsabile dell’attuale situazione in cui versa la politica italiana. Ha usato largamente dei suoi poteri. Lui, figlio di una legge elettorale che tanto disprezza e che grazie al dubbio successo di 24mila voti della sinistra gli ha consentito di ascendere per la prima volta al Colle, poi è stato rieletto in funzione della fine di una guerra civile che, purtroppo anche a causa delle sue omissioni, si è rinfocolata.
Lo dico con rispetto, e con la speranza, ahimè ormai flebile, che mantenga le promesse di essere garante non di una ingiustizia conclamata ma delle istituzioni repubblicane che sono oggi messe in questione non da chi denuncia le ferite alla giustizia e alla democrazia ma da chi queste ferite ha determinato e determina”