Un’impresa ai limiti del possibile quella compiuta dal francese Philippe Croizon che, senza braccia e senza gambe, ha attraversato a nuoto lo stretto di Bering, tra l’America e l’Asia. Il 44enne transalpino, che ha gli arti amputati per colpa di una scossa elettrica, ha sfidato il mare ghiacciato, tra l’isola della Piccola Diomede in Alaska e quella della Grande Diomede in Russia, percorrendo gli oltre due chilometri e mezzo in un’ora e 20 minuti, accompagnato dal nuotatore Arnaud Chassery. “E’ stata l’impresa più difficile della mia vita con la temperatura dell’acqua a 4 gradi e forti correnti”, ha affermato con soddisfazione Croizon all’arrivo. “Tutto è possibile, ogni cosa può essere fatta quando si ha la volontà di andare oltre se stessi”, ha detto Croizon. “Siamo tutti uguali, disabili e non disabili, siamo tutti sullo stesso pianeta”. L’atleta francese non è nuovo a queste performance, a luglio, munito di protesi e di pinne, è riuscito ad attraversare lo Stretto di Gibilterra. In precedenza aveva nuotato tra la Giordania e l’Egitto e tra la Papua Nuova Guinea e l’Indonesia.
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