Arresto marò. Terzi convoca ambasciatore dell’India: “Processo illegittimo”

Il giorno dopo il trasferimento di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone nel carcere di Trivandrum fa sentire la sua voce il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Il capo della diplomazia italiana ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore indiano Debrabata Saha al quale ha ribadito che nei confronti dei due marò italiani sono state messe in atto “misure inaccettabili” e ha definito “non soddisfacenti” le “attenuazioni” in merito alla loro detenzione. Tanto che queste disposizioni sono state “disposte dalle autorità locali solo a seguito dell’azione svolta dal sottosegretario Staffan De Mistura”. L’Italia, dice con forza al capo della diplomazia indiana il ministro Terzi, “non riconosce la legittimità per carenza di giurisdizione” del procedimento giudiziario.

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha espresso all’ambasciatore indiano “la fortissima preoccupazione per il clima di tensione e di forte sentimento anti-italiano che si registra in India, ed in particolare nella regione interessata, sulla vicenda dei nostri due militari, con un possibile grave pregiudizio della correttezza del procedimento giudiziario in corso”.

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in un breve incontro con i giornalisti italiani nel carcere di Trivandrum hanno fatto sapere che sono tratti bene ed hanno fiducia “nel lavoro positivo che stanno facendo per noi le istituzioni”. Anche il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha avuto oggi un colloquio telefonico con i due marò trattenuti in India ai quali ha ribadito l’impegno delle istituzioni italiane a risolvere quanto prima la vicenda in cui sono coinvolti.

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