Al via la biennale architettura 2021

Ha aperto i battenti la 17ª mostra internazionale di architettura in una Venezia surreale e vuota di turisti. Solo studenti universitari fuori sede vivono la città ed a fargli compagnia i pochi veneziani rimasti residenti.
Nemmeno i piccioni ci sono più a San Marco. A ravvivare un po’ la città gli accorsi che hanno partecipato alla preapertura stampa del 20 e il 21 maggio presso i Giardini e l’Arsenale di Venezia: 7000 accreditati di cui 2500 provenienti dall’estero, 1100 giornalisti di cui 600 italiani e 500 internazionali. La Biennale 2021, curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis, ha come tema, una domanda: ‘How will we live together?’ che possiamo tradurre ‘Come vivremo insieme?’.
La mostra comprende 112 partecipanti provenienti da 46 paesi che hanno in diversa maniera affrontato questo argomento così sentito nel contesto contemporaneo.
Per la prima volta il vincitore non è stato nominato subito ma verrà annunciato in settembre. Il Leone d’oro speciale alla memoria è stato assegnato al Lina Bo Bardi, architetta e designer italiana naturalizzata brasiliana, attiva nel panorama modernista brasiliano scomparsa nel 1992.
‘Comunità resilienti’ è il nome del padiglione Italia a cura di Alessandro Melis, professore di innovazione dell’architettura presso l’Università di Portsmouth.  I temi affrontati sono il cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova la resilienza del sistema urbano produttivo e agricolo del nostro paese. In quest’epoca di grandi mutamenti ambientali e sociali, l’architettura è chiamata a dare delle risposte convincenti per affrontare insieme le sfide del prossimo futuro.
Barbara Lalle

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