Ai ‘VIP’ italiani evasori fiscali si aggiungono quelli tedeschi

Rabbia, vergogna e anche curiosità. Questi i sentimenti principali quando veniamo a sapere che qualcuno di noto, di famoso e anche ricco ha evaso le tasse nel nostro Paese. Di casi del genere in Italia ne abbiamo avuti tanti e i ‘buchi’ lasciati ai danni dello Stato portano nomi celebri quali Riccardo Cocciante, scappato poi in Francia; Dolce&Gabbana, che ancora si ritengono innocenti e dichiarano che fu ‘tutto un equivoco’; il calciatore argentino Diego Armando Maradona e ultimamente si è aggiunto alla lista anche il cantante di Latina, Tiziano Ferro. Perché rabbia? Si prova rabbia nei confronti di questi personaggi perché loro la cinghia a fine mese non devono di certo stringerla. La certezza non è solo quella della loro ricchezza, che di soldi a fine mese loro ne hanno a bizzeffe, ma il punto è che probabilmente questi soggetti soffrono di una vera e propria forma acuta di avarizia, acuta perché seppur le possibilità economiche decidono di ‘fregare’ lo Stato non pagando le tasse e aumentando inevitabilmente il loro saldo in banca. Vergogna? Si, vergogna perché siamo noi che rendiamo questi personaggi famosi. Noi abbiamo comprato i loro cd, indossato i loro vestiti e tifato per la loro squadra. E semmai per farlo abbiamo anche dovuto fare dei sacrifici. Poi arriva la curiosità che ci fa sorgere tante domande, una però in particolare… Perché? Perché non pagare dei conti a danno dello stato se invece lo fanno quasi tutti? e soprattutto, perché non saldare i conti se ce lo si può tranquillamente permettere? Non si sa, sono ‘perché’ che valgono un milione di dollari. La vicenda che ci può però consolare è che anche la Germania, la terra europea della sicurezza economica e in particolare della lealtà, ha avuto problemi simili. L’icona del femminismo tedesco, Alice Schwarzer, ha evaso le tasse. A renderlo noto è stata la rivista ‘Spiegel’, che ha raccontato tutti i dettagli di come la settantunenne abbia sottratto al fisco tedesco centinaia di migliaia di euro. A sua discolpa, l’accanita leader dei diritti sulle donne ha detto ‘Ho avuto un conto in Svizzera, è stato un errore’. Sarà stata l’età a confonderla o qualche amico italiano le ha consigliato qualche trucchetto? Beh, bisogna ammettere che però da davvero sollievo l’idea di non essere gli unici… Poi se a farci compagnia c’è la Germania è ancora meglio!

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