Ingerenza elettorale politico-mafiosa, in particolare di consorterie criminali di stampo mafioso, nelle consultazioni amministrative per le elezioni comunali di Bari dello scorso 26 maggio 2019. Ma anche estorsioni, porto e detenzioni di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti e frode in competizioni sportive, reati aggravati dal metodo mafioso. Queste alcune delle accuse contenute in due ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, nei confronti di 130 soggetti, eseguite oggi all’alba da oltre mille, tra donne e uomini della Polizia di Stato, a Bari e nell’area metropolitana limitrofa del capoluogo pugliese.
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