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‘La sollecitazione di Corbyn sulla riduzione dell’orario di lavoro va accolta positivamente’, dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito della proposta sulle trentadue ore settimanali di lavoro, contenuta nel manifesto laburista di Brighton. La crescita – spiega – rallentata dell’economia, la crisi demografica dell’Occidente, il progressivo invecchiamento della popolazione, la rivoluzione digitale e dell’Intelligenza artificiale in corso, la previsione di un numero di occupati inferiore a quello degli inattivi entro la metà del secolo, il necessario ripensamento delle tutele del Welfare in un rapporto costruttivo tra primo pilastro pubblico e Welfare complementare, proiettano in una luce diversa il rapporto tra orario di lavoro e retribuzione. I temi della armonizzazione dei tempi di vita con quelli di lavoro e lo spostamento del concetto di produttività dall’intensificazione della prestazione a quello del raggiungimento di un risultato, come nel caso dello smart working, impongono alla sinistra, a livello mondiale, un forte ripensamento progettuale che ben al di là delle storiche battaglie del movimento operaio sulle 8 ore. Il Pd si renda protagonista di questa riflessione.
