Vertice M5S, Grillo convince i big, col Pd contratto di legislatura

La rottura definitiva tra il Movimento cinque stelle e la Lega si è decisa nella campagna toscana. Beppe Grillo, nella sua villa di Marina di Bibbona, sulla costa tirrenica, ha riunito i vertici pentastellati per ragionare sulle sorti dell’alleanza gialloverde in vista dell’appuntamento parlamentare di martedì. Così la nota del M5s successiva al vertice: “Incontro a Marina di Bibbona. Presenti Luigi Di Maio, Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Paola Taverna e i capigruppo Patuanelli e D’Uva. Tutti i presenti si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile”.

La posizione dei 5 stelle è stata espressa al termine di un incontro avvenuto oggi in una nota diffusa dal movimento. “Prima la sua mossa di staccare la spina al Governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo – continua la nota -. Poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della Lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi. Il Movimento sarà in Aula aula al Senato al fianco di Giuseppe Conte il 20 agosto”.

“Fossimo una democrazia normale, non ci sarebbero dubbi. Il potere è del popolo che sceglie, se cade un governo, la cosa migliore da fare è chiedere agli italiani chi deve guidare il Paese per 5 anni”, ha replicato Matteo Salvini alla ‘Versiliana’. “So benissimo che per qualcuno una poltrona vale seimila volte più di democrazia”, ha aggiunto. E poi: “Se qualcuno pensa di fare il governo con Renzi, Prodi e Boschi deve passare sul mio corpo”.

Salvini aveva in precedenza frenato sulla crisi di governo da lui innescata con la richiesta di sfiducia al premier Giuseppe Conte e aperto a un rinnovato accordo con i 5 Stelle. “Se qualcuno ha deciso ribaltoni e inciucioni allora lo dica ad alta voce. Se non c’è un governo la via maestra sono le elezioni. Altrimenti ci si risiede al tavolo e si lavora. Ma Renzi e Boschi sono il passato, non perché lo dice Salvini ma l’hanno detto milioni di italiani in tutte le elezioni”, aveva affermato il vicepremier e ministro dell’Interno in diretta su Facebook.

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