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Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo, avrebbe detto al tassista con cui è fuggito dopo la strage che aveva “ucciso per vendicare i suoi fratelli morti” in Siria. Lo riporta Le Parisien, secondo cui l’uomo è stato lasciato libero perchè si è detto “musulmano praticante” e rispettoso della “preghiera”.
Le Parisien riferisce inoltre che la polizia favorisce per il momento l’ipotesi che Chekatt si sia nascosto nella regione alsaziana. Gli investigatori hanno trovato nella sua abitazione un’arma calibro 22, munizioni, coltelli, una granata e lacci in plastica, forse da utilizzare per un furto; nessuna lettera di fedeltà a un’organizzazione estremista o bandiera dell’Isis, solo scritti in arabo che sono in via di analisi. Non ci sarebbero però dubbi sulla natura terroristica delle sue azioni, dato che gli esami medici e le immagini di videosorveglianza mostrano che ha mirato alla testa o al collo, a volte a distanza ravvicinata, almeno quattro persone sarebbero state accoltellate, e testimoni hanno riferito di averlo sentito urlare “Allahu akbar”.
Intanto sono ancora gravissime le condizioni di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano che lotta tra la vita e la morte con un proiettile nel cranio. In coma e non operabile si spera in un miracolo.
