Piazza Affari chiude in rialzo: + il 3%. Spread sempre alto a 525 punti

Finalmente una chiusura positiva per Piazza Affari, dopo 4 giorni di volatilità. Il Ftse Mib, ha guadagnato infatti il 3,08%.  E’ cambiato invece poco sul fronte obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund viaggia in area 525 punti base e il rendimento del bond decennale italiano è rimasto sopra la soglia critica del 7%. Fitch ha rimesso nel mirino il rating dell’Italia. In un’intervista a Reuters, il responsabile rating sovrani dell’area Emea dell’agenzia ha detto che il rating dei Paesi sotto revisione, come l’Italia, potrebbe essere tagliato di uno o due gradini. Lo stesso analista ha invece escluso un taglio del rating francese nel corso del 2012 e della tripla A austriaca. Domani grande attesa per il previsto incontro a Berlino tra Mario Monti e Angela Merkel.

Rimbalzo vigoroso anche per il comparto bancario, con la Popolare dell’Emilia Romagna che ha svettato sul paniere principale con un balzo del 7,90%. Acquisti sostenuti anche sulla Popolare di Milano (+6,32%) in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il nuovo consigliere delegato di piazza Meda sarà Piero Montani, attuale direttore generale della Banca del Mezzogiorno e gradito a Banca d’Italia. Ancora incerto l’orientamento nel consiglio di sorveglianza degli Amici della Bipiemme. Via Nazionale tuttavia, sempre stando alle voci, avrebbe esercitato una moral suasion per affermare una scelta esterna entro fine settimana. Molto bene anche Intesa SanPaolo (+6,63%), Mediobanca (+4,03%) e Ubi Banca (+2,60%). Dopo quattro batoste consecutive Unicredit ha rialzato la testa a mostrando un progresso del 6,04%.

Più cauto il Monte dei Paschi (+0,25%). Agli occhi degli investitori sull’istituto senese continua ad aggirarsi lo spettro di un nuovo aumento di capitale per venire incontro alle richieste dell’EBA. Sono tornati gli acquisti su Fiat Spa (+5,52%) che potrebbe aprirsi ad un terzo partner, europeo o asiaticoBene anche gli altri titoli della galassia Agnelli: Exor ha guadagnato il 3,86%, Fiat Industrial il 4,04%.

Brillante Prysmian (+3,96%) che ha sfruttato l’upgrade da parte di Barclays che ha portato la raccomandazione sul gruppo dei cavi a overweight da equalweight. Enel ha invece snobbato il downgrade di Ubs archiviando la seduta con un +2,49%. Ben impostata anche Eni (+2,15% ). Dopo le minacce dei giorni scorsi, il capo dell’ufficio Affari internazionali della Iranian Oil Co (Nioc) ha dichiarato che l’Iran restituirà al colosso italiano i crediti vantati pari a circa 2 miliardi di dollari attraverso la fornitura di petrolio. Eni, inoltre, ha completato le acquisizioni del 100% del capitale delle società belghe Nuon Belgium NV e Nuon Power Generation Wallon NV, nell’ambito della strategia di consolidamento della propria leadership europea nel mercato del gas e dell’elettricità.

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