Conti pubblici, Assonime: “Spesa +3,8% in 2009-2016, meno media Ue”

Tra il 2009 e il 2016 la spesa pubblica primaria in Italia e’ cresciuta complessivamente del 3,8% a fronte di un aumento medio Ue del 12,8%. A livello pro capite, la spesa primaria, nel periodo 2006-16 e’ sostanzialmente in linea con la media della Ue (12.130 euro rispetto a 11.948 euro): il livello e’ sensibilmente inferiore non solo a quello dei paesi nordici, ma anche a quelli della Francia, della Germania e del Regno Unito). Ma cio’ che differenzia il nostro Paese dalla media europea e’ la maggiore incidenza della spesa per prestazioni sociali, e in particolare la spesa per le pensioni (22,8% del Pil rispetto a una media Ue del 21%). E’ quanto emerge dal rapporto “La nuova governance della spesa pubblica per beni, servizi e infrastrutture”, elaborato da Assonime. La spesa pubblica italiana nel 2016, ricorda il rapporto, era pari al 49,6% del Pil, a fronte di una media Ue del 46,6%. L’Italia si colloca pertanto tra i paesi europei la cui spesa pubblica totale e’ nell’ordine del 50% del Pil, insieme ai paesi nordici e alla Francia. Se si guarda invece alla spesa al netto degli interessi, l’Italia ha una spesa pubblica primaria pari al 45,6% del Pil, non molto distante dal valore medio Ue del 44,5%.

In Italia la composizione della spesa pubblica primaria, considerando la tradizionale classificazione dei bilanci pubblici e guardando all’incidenza nel 2016 dei diversi comparti di spesa rispetto al Pil, si differenzia dalla media Ue soprattutto per una maggiore incidenza della spesa per prestazioni sociali, costituita prevalentemente dalla spesa per pensioni (22,8 per cento del Pil rispetto a una media UE del 21 per cento). La spesa per investimenti e quella per consumi intermedi, anche in ragione delle politiche attuate in risposta alla crisi, rappresentano una quota del Pil inferiore rispetto alla media Ue (rispettivamente, 2,1% del Pil a fronte di una media Ue pari al 2,7%, e 5,4% del Pil a fronte di una media Ue del 5,9%). La spesa per redditi da lavoro nella pubblica amministrazione (9,8%) e’ leggermente inferiore rispetto alla media Ue (10,1%) mentre l’incidenza dei contributi alla produzione e’ pari all’1,8% del Pil, leggermente superiore rispetto alla media Ue dell’1,4%.

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