Ue, Renzi: “Non vedo una svolta, a Roma rischio è compromesso”

“Il rischio compromesso purtroppo in Europa c’è sempre, diciamo la verità. Anche questa volta non mi pare una svolta. Si può sempre fare meglio. Personalmente non credo nel valore salvifico dei documenti, anzi. Diciamo che Roma è la seconda tappa di un anno, il 2017, che sarà fondamentale per l’Europa”. Così l’ex premier Matteo Renzi, intervistato da Avvenire. “Il primo rischio è stato evitato con la sconfitta dei populisti in Olanda. Il secondo appuntamento è proprio Roma. I prossimi saranno le elezioni politiche, soprattutto quelle in Francia e Germania”.

“Diciamo che la nuova Europa uscirà da questo 2017 più che dal documento di Roma. Su cui comunque il governo italiano ha fatto il massimo possibile, utilizzando la saggezza e la diplomazia che tutti riconosciamo al presidente Gentiloni”, ha detto l’ex segretario del Partito democratico ad Avvenire. “Si parla di una Unione a più velocità. Ma sembra un enunciato troppo generico. Nulla si sa ancora su come dovrebbe essere l’eventuale futura architettura istituzionale”.

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