Bruxelles: La Commissione Europea prolunga aiuti alle banche

Anche la Commissione Ue scende in campo contro la crisi. Allo scopo di agevolare le finanze europee, la Commissione Ue ha deciso di prolungare il regime degli aiuti di Stato concessi alle banche in tempo di crisi con regole più  precise sulla remunerazione delle ricapitalizzazioni e rivedendo le regole sui premi delle garanzie di finanziamento interbancario per assicurare una remunerazione corretta per lo Stato. Come ricorda Bruxelles, il volume di aiuti pubblici in favore del sistema finanziario di cui le banche hanno effettivamente beneficiato fra ottobre 2008 e fine 2010 è  ammontato a 1.600 miliardi (il 13% del Pil) di cui la gran parte (il 74%) si presentava sotto la forma di garanzie pubbliche sul finanziamento globale delle banche.

L’aiuto all’economia reale secondo le regole temporanee in periodo di crisi è sceso a 11,7 miliardi nel 2010, in calo di circa il 50% rispetto al 2009: il calo è dovuto in parte a minori richieste, dall’altro ai tagli di bilancio degli Stati.
Il totale degli aiuti non legati alla crisi è invece rimasto stabile nel 2010 a 73,8 miliardi (lo 0,6% del Pil). “Per tagliare il cordone ombelicale fra Stato e settore finanziario – commenta il vicepresidente Joaquin Almunia responsabile dell’antitrust – è essenziale risolvere la crisi del debito sovrano. Grazie ai nostri controlli, siamo riusciti a salvaguardare la stabilità economica e finanziaria senza nuocere in maniera irreparabile alla concorrenza e al mercato unico”. Almunia ha la “ferma intenzione di tornare alle regole normali appena le condizioni del mercato lo permetteranno e di vigilare che gli aiuti ricevuti da banche e economia reale sia destinato a crescita e occupazione”.

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