L’elezione di Mattarella: grande successo di Renzi

Silvio Berlusconi appare il grande sconfitto
L’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, segna un grande ed inequivocabile successo per il segretario del Pd e Premier, Matteo Renzi, che aveva indicato il suo nome. Con Mattarella al Quirinale, Silvio Berlusconi appare il grande sconfitto di questo voto. Tutti quelli che pensavano ad un Renzi legato mani e piedi dall’accordo sulle riforme costituzionali, con Berlusconi, sono rimasti a bocca aperta, perché il segretario del Pd ha messo il Cavaliere con le spalle al muro presentando un solo nome possibile. Quello di Sergio Mattarella, giudice costituzionale, con un passato politico di tutto rispetto, uomo dalla schiena dritta, proveniente dalla sinistra democristiana e che in un certo qual modo rappresenta tutto quello che il Cavaliere mal digerisce: il rigore, la sobrietà ed il rispetto delle altrui idee. Da non dimenticare che nel 1990 si dimise da un governo che considerava troppo accomodante con il re delle Televisioni private, infatti non condivise i contenuti della legge “Mammì”. Il giornale francese,” Le Figaro”, lo ha descritto come “cattolico fervente”, “uomo retto” che incarna il destino della Sicilia, una terra dolorosa e tragica che affronta il crimine. Fa il raffronto del neo eletto Presidente della Repubblica con la persona del Premier. Quanto questo è esuberante e mediatico, tanto Mattarella appare moderato, riservato e fa della calma la sua prima virtù. Le Monde, invece, parlando del successo di Renzi, descrive il Premier, come “fiorentino e Machiavellico”, che ha tratto da sotto i piedi di Berlusconi la scala sulla quale era salito, troppo alta. Quindi, queste Quirinarie, hanno rappresentato per Matteo Renzi un test chiave, perché nonostante in questi ultimi mesi sia riuscito a far approvare alcune importanti riforme, i suoi indici di gradimento sono in sensibile calo; la crescita economica non è decollata, la disoccupazione è rimasta elevata, se non addirittura aumentata nel Sud del Paese. L’elezione di oggi potrebbe dare un nuovo slancio all’inquilino di Palazzo Chigi. Ma esaminando in breve, quello che l’elezione al colle di Mattarella, ha determinato tra le forze politiche esterne alla sinistra, che tutto sommato almeno in quest’occasione ha ritrovato una compattezza di facciata, troviamo un quadro politico più ingarbugliato del solito, che non fa ben sperare all’indomani delle Quirinarie. Un NCD, che è apparso combattuto dallo stare al governo o far rientro tra i ranghi di FI, ma l’attaccamento alla poltrona di Ministro degli Interni, di Angelino Alfano, lo ha fatto desistere dal proposito, concordato con FI, forse spinto anche dalla minaccia, come dicono alcune voci provenienti dai soliti bene informati, di mandarlo a casa. Forza Italia, invece, sembra allo sbando, soprattutto perché si sono resi conto, col senno del poi, del grave errore commesso in termini di strategia,di non aver condiviso con Renzi, sin dall’inizio, il nome di Mattarella. I Grillini,in modo molto goffo, hanno cercato di entrare in partita, ma hanno sbagliato i tempi. Fratelli d’Italia e la Lega hanno giocato un ruolo del tutto marginale e quasi ignorato dalle altre forze politiche e dai media, tant’è che il segretario della Lega, pur di far parlare di sé ha esordito:” Mattarella non sarà il mio Presidente”. I lettori concorderanno che tale affermazione non è degna di alcun commento. Intanto il neo eletto Presidente della Repubblica, martedì, presterà il giuramento dinanzi alle Camere riunite. I cittadini aspettano con ansia il suo messaggio alla Nazione, incuriositi e rinfrancati dalle sue scarse, ma esaustive parole pronunciate, oggi, dal Palazzo della Consulta. ” Il mio pensiero in questo momento va ai cittadini italiani ed alle loro difficoltà”. Nell’augurarle “Buon lavoro sig Presidente”, auspichiamo che le parole da Ella pronunciate siano di grande auspicio per la Nazione ed il popolo italiano.

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