Un esperto di cybersicurezza, Chris Roberts, ha detto all'Fbi di avere hackerato i computer di aerei passeggeri fino a 20 volte e di avere preso il controllo del motore di un aereo durante un volo: lo riporta la Cnn, che cita documenti di una Corte federale. Roberts è stato arrestato dall'Fbi ad aprile al suo arrivo a New York su un volo della United Airlines dopo che le autorità avevano visto alcuni suoi tweet inviati durante il volo in cui parlava del possibile hackeraggio dell'aereo. Roma, 18 maggio 2015. TWITTER +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO? ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L?AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Usa: hacker viola computer aereo, arrestato dalla Fbi

Un esperto di cybersicurezza, Chris Roberts, ha detto all’Fbi di avere hackerato i computer di aerei passeggeri fino a 20 volte e di avere preso il controllo del motore di un aereo durante un volo e lo riporta la Cnn, che cita documenti di una Corte federale. Roberts è stato arrestato dall’Fbi ad aprile al suo arrivo a New York su un volo della United Airlines dopo che le autorità avevano visto alcuni suoi tweet inviati durante il volo in cui parlava del possibile hackeraggio dell’aereo. L’Fbi ha fatto domanda a una corte distrettuale di New York in cui parla di possibili crimini informatici. Durante interrogatori dell’Fbi a febbraio e marzo, secondo il documento, Roberts ha detto agli inquirenti di avere violato 15-20 volte – dal 2011 al 2014 – i sistemi di intrattenimento di bordo. In una occasione l’esperto di cybersicurezza è riuscito a prendere il controllo del motore di un aereo su cui viaggiava dando al computer di bordo il comando ‘Clb’, ovvero ‘climb’, cioè prendere quota. Lo scorso aprile un rapporto degli investigatori del Government Accountability Office, un’agenzia del governo federale americano, spiegava che centinaia di aerei di linea in tutto il mondo sono a rischio hacker, soprattutto quelli di ultima generazione, poiché i loro computer possono essere violati o messi fuori uso attraverso la rete wi-fi dedicata ai passeggeri. “Sugli aerei non c’è un collegamento diretto tra i sistemi di intrattenimento e quelli avionici, cioè di controllo. Mi sembra che quella di Chris Roberts sia più una bravata che un vero atto di hackeraggio”: è questo il parere di Andrea Zapparoli Manzoni, esperto di sicurezza e responsabile della cybersicurezza per Kpmg Italia. “Non si può prendere il controllo di un aereo hackerando i sistemi di intrattenimento con il wifi o un cavo Ethernet. Al massimo si può ottenere di mandare in tilt il sistema di trasmissione dei film ma non controllare un velivolo. Se davvero fosse così facile bisognerebbe lasciare a terra gli aerei di tutto il mondo. I progettisti hanno tenuto ben separati i cavi”, sottolinea l’esperto. Chris Roberts è un hacker vecchio stampo, da anni porta avanti una battaglia per innalzare i livelli di sicurezza dell’aviazione civile, aggiunge Zapparoli Manzoni. Questa volta l’Fbi lo ha arrestato perché lui ha attirato l’attenzione, ha detto un’enormità. Alla fine della storia si sarà fatto pubblicità. A livello di cybersicurezza il problema più grosso sono le infrastrutture di terra, i segnali radio e la comunicazione tra la torre di controllo e l’aereo, osserva l’esperto. . Teoricamente è possibile creare interferenze ed emettere segnali facendo finta, ad esempio, di essere la torre di controllo senza esserlo. Oppure far impazzire gli strumenti con onde radio o usando uno spettro elettromagnetico in modo malevolo. Ma questa è guerra elettronica e non hackeraggio.

 

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