Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri
Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri

Tornado del centrosinistra sulle città: ‘8 città su 10 conquistate ai ballottaggi’

L’esito dei ballottaggi delle Elezioni Comunali 2021 sorride al centrosinistra, che conquista la maggior parte delle città in bilico. Unico vincitore Letta che conquista la Capitale e Torino, si rafforza nel partito e nell’interlocuzione con Draghi. Chiuse le urne, parte la resa dei conti tra i leader dei partiti. Giorgia Meloni viene fermata a Roma ed è una grande sconfitta. Ma è una sconfitta che ha effetti solo all’interno della coalizione, non all’interno di Fratelli d’Italia dove resta leader indiscussa. Dunque bisogna guardare gli effetti collaterali di questa prima battuta d’arresto – dopo mesi di ascesa nei sondaggi – come si svilupperanno nell’alleanza e soprattutto nella dinamica con la Lega. Il suo primo nemico è infatti quell’area moderata-nordista che peserà ancora di più nel Carroccio. A questo punto non è solo la sua ambizione per la premiership che esce ridimensionata,  ma la sua linea politica che non appare più vincente. Se ha potuto imporre il suo candidato sindaco nella Capitale è stato proprio in virtù della forza conquistata e di un rapporto di subalternità che lei è riuscita a rovesciare all’interno della coalizione. Adesso, con la sconfitta a Roma, tutto viene rimesso in discussione e si apriranno tensioni con Salvini e Berlusconi. Innanzitutto l’asse è apparso troppo sbilanciato a destra e poco del centro. In secondo luogo, la selezione di personale politico non ha passato il test delle urne, sia pure a livello locale.

Giorgia Meloni ha commentato: ‘Il centrodestra esce sconfitto alle amministrative: non riusciamo a strappare al centrosinistra le grandi città. Ma da sconfitta a debacle, è eccessivo. Debacle è del M5s, il Pd sta festeggiando sulle spoglie degli alleati grillini. Nessun partito può gioire quando una città come Roma elegge il proprio sindaco con queste cifre: c’è una crisi dell’ democrazia, non della politica. Tutti dovrebbero interrogarsi. La gente non è andata a votare perché la politica con i giochi di palazzo ha mortificato la volontà dei cittadini, e questa campagna elettorale, trasformata dalla sinistra per criminalizzare l’avversario, cercare di renderla impresentabile. Vorrei sapere oggi se la sinistra intende continuare l’opera di criminalizzazione dell’opposizione, di un mostro inesistente o misurarsi ad armi pari con i problemi della politica. Vorrei saperlo oggi.  La sinistra ha trasformato questa campagna in una lotta nel fango e l’ha fatto criminalizzando l’avversario, cercando di rendere impresentabile l’altro ritirando fuori slogan degli anni Settanta’.

Sul centrodestra ha detto: ‘Credo che ci si debba vedere questa settimana: ho già parlato con Berlusconi, lo farò con Salvini. Ci sono i tempi per una rivincita del centrodestra’.

Il leader del Partito Democratico Enrico Letta ha dichiarato: ‘Oggi possiamo dire che il Pd è rilanciato, in linea con le scelte di Nicola Zingaretti, e così è stato capace di vincere queste elezioni. E le vince ovunque, non solo a Roma e Torino. La destra dice ‘abbiamo sbagliato i candidati’. Noi abbiamo vinto con lo stesso margine a Roma e Torino. Ho sentito una conferenza a stampa surreale di Matteo Salvini, mentre guardavo la Tv mi chiedevo se fossero immagini di archivio’.

Secondo Letta, questo voto rafforza il governo Draghi, il risultato di oggi va oltre il voto delle città, tocca tutti gli angoli del Paese. Potremmo avere interesse ad andare rapidamente al voto, a cogliere questa onda. Ma io dico che questo voto rafforza il governo Draghi a cui diciamo di andare avanti per tutta la legislatura.

Il leader della Lega Matteo Salvini ha fatto il suo ‘in bocca al lupo’ a Roberto Gualtieri, Stefano Lorusso e Roberto Dipiazza per la vittoria, ma ha sottolineato come sia un problema avere ‘eletti da minoranze di minoranze’.

Al di là di chi guiderà il Carroccio, tema che sarà dei prossimi mesi, sul tavolo c’è la linea politica perdente imposta dal leader che ha portato a fiancheggiare i “no green pass” dimenticando che la gran parte degli elettori moderati è vaccinata e con certificato. Né è servito dividersi i ruoli, tra il Salvini ‘ribellista’ e Giorgetti ‘governista’: invece che allargare il perimetro, si è ristretto.

Berlusconi aveva  ragione nel criticare una linea troppo schiacciata sulle ali estreme, ragione nel chiedere un candidato diverso soprattutto a Roma e Milano, ragione perché manca una figura come è stata la sua, quella di federatore del centro-destra. Ma il Cavaliere è stato anche quello che ha messo in dubbio l’approdo a Palazzo Chigi sia di Meloni che di Salvini come premier: in un’intervista poi parzialmente corretta, li aveva giudicati inadeguati rispetto alle sfide italiane e in Europa. E forse ha anche ragione nel mostrarsi un sostenitore di Draghi senza cedimenti all’opposizione di Fratelli d’Italia o sulla doppia linea del capo leghista.

‘Volevo ringraziare le romane ed i romani per questo risultato così significativo, sono onorato della fiducia che mi è stata accordata. Metterò tutto il mio impegno per onorarlo’,  ha detto Roberto Gualtieri, parlando dal suo comitato elettorale, dopo la vittoria al ballottaggio contro il candidato del centrodestra, Enrico Michetti.

Sarò il sindaco di tutti, delle romane, dei romani e di tutta la città. Inizia un lavoro straordinario per rilanciare Roma e per farla crescere, per farla diventare più inclusiva e per farla funzionare, per essere una città produttiva, una città della cultura, della scienza, dell’innovazione, vicina alle persone.

Roberto Gualtieri ha ringraziato i suoi sfidanti nella sede del suo comitato elettorale: Enrico Michetti, Carlo Calenda e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ‘per l’impegno profuso in questi anni’.

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