Tabacci copia Gentiloni: il figlio del sottosegretario assunto in Leonardo

Qualche mese fa è stato Paolo Gentiloni, ex presidente del consiglio ed attuale Commissario Ue all’Economia, ad imporre la cognata, Alessandra Dal Verme, alla guida dell’Agenzia del Demanio. Ora tocca a Bruno Tabacci, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e braccio destro del premier Mario Draghi, che ha deleghe  per la programmazione economica del governo. Simone Tabacci è stato assunto da Leonardo, il colosso della Difesa italiana, con uno stipendio che sfiora i 100mila euro. Niente male, indubbiamente. Qualcuno dirà, anche i ‘vecchi’ della politica italiana tengono famiglia. Solo che a palazzo Chigi, da quanto si apprende, la notizia non è stata presa proprio bene. Raccontano che il presidente del consiglio Mario Draghi non sapesse nulla di questa nomina e che sarebbe molto adirato anche se la decisione di portare il rampollo di famiglia nel colosso della Difesa sia arrivata direttamente dall’Ad  Alessandro Profumo e dal suo entourage. Simone Tabacci lavorerà nella divisione chiamata Chief strategic equity officier, oggi guidata da Giovanni Saccodato. Un ufficio-chiave della multinazionale, dove si coordinano tutte le partecipazioni e delle joint venture strategiche di Leonardo. Probabilmente il figlio di Tabacci sarà anche bravo ma, come per il caso Gentiloni, potrebbero emergere dei conflitti di interesse e motivi di opportunità. Lo stato maggiore di Leonardo, a quanto pare, non sarebbe preoccupata dal cognome del nuovo assunto perché la selezione sarebbe stata chiusa prima della fine del Conte I ovvero quando Bruno Tabacci era un semplice deputato ma nessun ruolo governativo.

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