Scilipoti. “Individuare forme di controllo più idonee contro l’ebbrezza alla guida per il rilancio dell’economia italiana legata ai vini”

L’On. Domenico Scilipoti, segretario politico del Movimento di Responsabilità Nazionale, accompagnato dall’Avv. Katia Gavioli, dal Dott. Franco Quaglia e dal Dott. Vittorio Massano, coordinatori Regionali del Piemonte dell’MRN, ha incontrato ieri a Asti un folto gruppo di persone e aziende che dopo 17 anni attendono ancora dallo Stato Italiano il rimborso dei danni subiti causati dall’alluvione del 1994. L’evento è stato organizzato dai responsabili del gruppo MRN di Asti nella persona della coordinatrice provinciale signora Bianca Terzuolo, in occasione della presentazione del libro “ Scilipoti Re dei Peones – perché Berlusconi”, in  un salone consigliare della Provincia di Asti gremito come poche volte è successo in altri convegni. All’interno del dibattito che è seguito, tra i tanti argomenti discussi, è stato chiesto all’On. Scilipoti di interessarsi alle procedure  per sanare il debito alluvione. Si è parlato inoltre dell’usura bancaria, di medicina non convenzionale e delle interrogazioni parlamentari che il deputato dell’MRN intende fare e della riduzione debito. “Mi sembra giusto e necessario – ha dichiarato il deputato MRN – il poter riutilizzare strutture dello Stato dismesse (come stazioni, caserme, ospedali) per la produzione di farmaci galenici, per curare i cittadini con un minor costo e l’utilizzo di cure alternative”. Una interrogazione parlamentare che è stata applaudita a scena aperta è quella di selezionare e valutare da parte degli agenti della Polizia dello Stato e dal Corpo dei Carabinieri, lo stato di ebbrezza dei fermati alla prova del palloncino. “Forse sarebbe meglio mettere pattuglie davanti a locali frequentati da giovani, per salvare vite umane – continua l’On. Scilipoti –  anziché davanti a ristoranti  dove viene trascorsa una serata in famiglia. Le attuali forme di controllo con questo sistema probabilmente potrebbero non distingure realmente chi è sobrio da chi non lo è: sarebbe opportuno individuare una nuova forma di controllo più idonea, nell’interesse del cittadino e del settore vitivinicolo italiano”. “Il vino in Piemonte, ma anche nel resto d’Italia  – conclude il segretario politico MRN – è un prodotto trainante per l’economia italiana, crea lavoro ad industrie dell’indotto ed è una fonte di certezza lavorativa per innumerevoli generazioni di giovani”.

 

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