Rubio-Cruz all’attacco, ma Trump resiste

Sul palco della University of Houston e’ andata in scena una vera e propria battaglia tra i candidati repubblicani alla Casa Bianca. I senatori Marco Rubio e Ted Cruz hanno attaccato Donald Trump sugli immigrati, sulla sanita’, su Israele e persino su Hillary Clinton. Trump non è stato scalfito dagli attacchi e puo’ avviarsi tranquillo verso il ‘Super Tuesday’ del primo marzo, dove potrebbe conquistare anzitempo la nomination repubblicana. In prima fila, a seguire l’ultimo confronto tv prima del super martedi’ in cui si andra’ al voto in 14 stati, Bush padre e l’ex first lady Barbara, che in Texas hanno la loro casa. Anche se in scena non c’e’ piu’ il loro figlio Jeb, ritiratosi dalla campagna elettorale dopo l’ennesimo deludente risultato nei caucus del Nevada. L’ex coppia presidenziale, davanti a una platea dove il tifo e’ da stadio, assiste al duro scontro a cui danno vita soprattutto Trump e Rubio. E’ il giovane senatore della Florida ad essere piu’ aggressivo, nel tentativo di mettere in difficolta’ il tycoon newyorchese. Sa che questa e’ forse l’ultima chance per recuperare terreno.    Rubio accusa Trump di aver assunto per costruire i suoi palazzi e i suoi casino’ tanti immigrati irregolari, per pagarli meno. E sul famigerato muro ai confini col Messico ironizza: ‘Lo farai costruire con i clandestini’. Tu di business non capisci nulla, replica secco Trump. ‘E’ vero, non conosco niente di societa’ in bancarotta’, controbatte Rubio. Ma Trump non sembra accusare il colpo, ribadendo con forza che lui il muro lo costruira’ e lo fara’ pagare al Messico. Lo scontro è piu’ duro sulla questione mediorientale. Rubio e Cruz accusano Trump di essere contro Israele. ‘Io saro’ ogni giorno a fianco di Isarele’, afferma il senatore della Florida, perche’ e’ un alleato ed e’ l’unica democrazia del Medio Oriente. E tu sei anti-Israele. ‘Sei un bugiardo’, replica Trump,   io sono pro-Israele ma sono un negoziatore, e umiliare i vicini non porta a niente. Cosi’ portero’ la pace tra Israele e i paesi vicini, sottolineando anche che con lui Sadam Houssein e Gheddafi sarebbero rimasti al potere. Rubio non ci sta: ‘Quello con i palestinesi non e’ un accordo immobiliare. E al momento un accordo con i palestinesi non e’ possibile’, aggiunge, definendo John Kerry un segretario di stato anti-Israele. L’unica vera zampata di Cruz e’ quando accusa Trump di essere stato un ammiratore di Hillary Clinton: ‘Hai detto che e’ stata il miglior segretario di stato dei tempi moderni, e hai dato soldi alla Fondazione Clinton che e’ notoriamente corrotta. E l’ex segretario di stato e’ anche venuta al tuo matrimonio. Come puoi’ combatterla?’. L’ho colpita e l’ho colpita duramente, basta guardare i giornali. Ed e’ solo l’inizio, replica Trump.

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