Renzi e Italia Viva allo scontro sul governo Conte

Il premier convoca  i tavoli di confronto con i partiti della maggioranza.  Si parte oggi alle 15:30 con la delegazione del Movimento 5 Stelle, alle 19 spazio al Partito Democratico e quindi domani sarà la volta di Leu e Italia Viva.

I dossier più importanti, e scottanti, riguardano Recovery Fund e servizi segreti.

Parlando di servizi segreti mi pare ovvio ricordare la missione in Libia del Premier e del Ministro degli Esteri per liberare i pescatori italiani che ha creato imbarazzo all’interno del governo e irritato le Agenzie di intelligence nazionali.

Conte e Di Maio hanno incontrato il generale Haftar in un incontro sigillato da una cordialissima stretta di mano.

Conte in questa sortita ha sconfessato il lavoro svolto dagli alleati europei che non riconosce il generale Haftar ma il Governo Sarraj, riconosciuto e legittimato dall’Onu.

Un terribile errore diplomatico, unito ad un sonoro schiaffo ai nostri servizi segreti.

Posto che il ministro degli Esteri, prima ancora del premier, avere l’obbligo ed il buon senso di interfacciarsi con i servizi.

In una patetica ‘Corrida’ i due hanno mostrato non solo la loro inefficienza volendo sostituire i servizi in una invasione di campo.

Matteo Renzi torna a farsi sentire con un video postato sui social in cui rilancia la discussione all’interno della maggioranza: ‘Stiamo discutendo di come affrontare l’emergenza coronavirus: non si può continuare a dire andrà tutto bene e non si possono colpevolizzare i cittadini, l’Italia è purtroppo il Paese con il più alto numero di morti. Di fronte a questo record negativo noi diciamo che bisogna mettere più soldi sulla sanità. Ecco di cosa stiamo discutendo: di come gestire il futuro non di piccole polemiche di parte.  I soldi che ci dà l’Europa mettiamoli sulla sanità: si chiama Mes, sono 36 miliardi di euro per i nostri ospedali, dottori, studenti. E io penso che questa cifra sia da prendere subito. Lega e 5 Stelle dicono di ‘no’ perché sono populisti anti-europei come al tempo del Conte I’.

Questo e altro fanno volare aria di crisi sul capo del governo.  Il ministro della Cultura Dario Franceschini sull’ipotesi di una crisi di governo innescata da Renzi avvisa: ‘Se si aprisse la crisi, tanto varrebbe andare a votare. Conte contro Salvini e ce la giochiamo’.

Franceschini immagina una coalizione composta da Pd e M5S, più una lista di sinistra e una ‘lista Conte’. Fuori dai giochi dunque Italia Viva perché  ‘chi ha provocato la crisi poi non potrebbe pensare di stare con noi’.

Da considerare che  andando alle urne con l’attuale sistema di voto per Italia Viva ci sarebbe pochissimo spazio.

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