Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Luigi Sturzo, ha rilasciato una dichiarazione diffusa dal Quirinale: “Ricorrono sessant’anni dalla morte di Luigi Sturzo. La sua azione politica, il suo pensiero, i suoi scritti, che ancora costituiscono materia di studio e di riflessione, mostrano con evidenza come egli sia stato uno dei protagonisti della storia democratica italiana. Fu decisivo nel superare il non expedit, nel rendere cosi’ i cattolici cittadini pienamente partecipi della cosa pubblica. Il processo che seppe innestare contribui’ alla ricomposizione politica del paese. Don Sturzo comincio’ dalle basi della societa’, dalla difesa della dignita’ dei contadini nel mondo agrario di inizio novecento, dalla presenza nel consiglio comunale di Caltagirone, dalla necessita’ di dare basi popolari alla democrazia, rifuggendo da ipoteche oligarchiche ed elitarie”.
“La sua idea di laicita’ dell’impegno pubblico ha precorso i tempi. La sua visione democratica era inscindibilmente legata a una concreta giustizia sociale. L’ascesa del fascismo – continua Mattarella – lo costrinse al duro prezzo dell’esilio, rimanendo oppositore irriducibile del regime violento e dittatoriale. Con le sue idee, e gli studi approfonditi negli Stati Uniti, torno’ ad alimentare il dibattito nel dopoguerra. Il patrimonio che ha lasciato ha arricchito la cultura democratica che puo’ attingere a valori ed esperienze preziose anche per i tempi nuovi che stiamo vivendo”, conclude la dichiarazione del presidente della Repubblica.