Pegida in piazza contro l’islamizzazione in 14 città europee

Il movimento anti-immigrati tedesco Pegida (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes) si mobilita contro quella che considera un’invasione di clandestini e scende in piazza in ben 14 città europee. Scontri e fermi a Calais in occasione della manifestazione organizzata da Pegida davanti alla stazione di Calais nel nord della Francia, malgrado un divieto della prefettura. Arresti e scontri anche ad Amsterdam tra le forze dell’ordine olandesi, elementi di Pegida e manifestanti di estrema sinistra che hanno urlato: ‘I rifugiati sono i benvenuti, i fascisti no!’. Manifestazioni di Pegida anche a Praga.  Martin Konvicka, leader del movimento, ha parlato di invasione dei migranti, che rappresentano una enorme minaccia per tutti. Altri due cortei a favore dei migranti sono stati organizzati sempre a Praga. Si è conclusa a Dresda la manifestazione del movimento. L’appuntamento di Dresda era quello principale nel quadro della giornata europea ‘Fortezza Europa’ di protesta contro la presunta islamizzazione dell’occidente e la politica sui migranti. Assente il fondatore del movimento Lutz Bachmann, costretto a letto dall’influenza e si sono susseguiti sul palco diversi oratori che hanno criticato con toni forti la gestione dei profughi di Angela Merkel. Massiccia la presenza di polizia che ha evitato contatti fra le due parti. Non sono stati segnalati scontri né tra le due fazioni, né con la polizia. Il tentativo di un gruppo di autonomi di raggiungere i manifestanti di Pegida lungo il fiume è stato bloccato sul nascere dagli agenti. Il suo obiettivo è l’adozione da parte dei Paesi europei di misture più restrittive nel campo dell’immigrazione. Pegida è un movimento politico tedesco antislamista fondato a Dresda nel 2014 e considerato da alcuni analisti politici vicino all’estrema destra e al Partito Nazionaldemocratico di Germania, data la partecipazione di alcuni militanti dell’Npd a manifestazioni organizzate da Il movimento ha promosso, tra il 2014 e il 2015, manifestazioni settimanali volte a contrastare la cosiddetta islamizzazione dell’occidente, favorita dalle politiche migratorie attuate dai governi europei. Tali politiche sono ritenute dal movimento eccessivamente permissive, nonché pericolose per la sicurezza poiché consentono un’immigrazione di massa da paesi musulmani e rendono possibili infiltrazioni di fondamentalisti islamici in Europa. Il principale obiettivo dell’organizzazione è l’adozione, da parte della Germania, di misure più restrittive in materia di immigrazione, analogamente alla legislazione vigente in Australia e Canada. Il suo obiettivo è, anche, l’adozione da parte dei Paesi europei di misture più restrittive nel campo dell’immigrazione.

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