Offese al ministro Kyenge, Valandro condannata ad un anno ed un mese di reclusione

Lega e Ministro Kyenge. Contrapposizioni politiche che sfociano nell’odio razziale, quando il colore della pelle viene usato come alibi per offese di dubbio gusto. E’ quanto capitato nel caso dell’ex consigliere del Carroccio di Padova Dolores Valandro, che in un post su Facebook, riferendosi al ministro per l’Integrazione, aveva scritto “mai nessuno che se la stupri…”..Una frase che è costata alla Valandro la condanna ad un anno ed un mese di reclusione, più tre mesi di interdizione dai pubblici uffici.

Chissà invece come se la caverà  Roberto Calderoli, che al momento  è indagato dalla procura di Bergamo per diffamazione aggravata dall’odio razziale, in merito alle parole pronunciate sabato sera dal palco della “Festa de Treì” a Treviglio, nella Bassa bergamasca, contro il ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, che l’esponente leghista ha paragonato a un orango.

Calderoli ha chiesto scusa, ma non si è dimesso. L’epilogo dunque è ancora atteso e ci sarebbe quindi anche la possibilità che possa allargarsi a Roberto Maroni, definito dal governo “correo” delle offese alla Kyenge.  Che abbia ragione Grillo, secondo cui gli insulti al ministro Kienge sono soltatnto “un’arma di distrazione di massa” per distogliere l’attenzione dal caso Ablyazov?

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