Nola, “Il triangolo della vita”: centinaia di giovani in piazza contro il biocidio

E’ autunno inoltrato, ma a Nola si respira aria d’estate. Un insolito sole cocente illumina i volti delle centinaia di persone scese oggi in piazza per riappropriarsi dell’inviolabile diritto alla vita, come a mostrare che il sereno torna sempre, anche dopo la più violenta burrasca. Ma a volte il ‘sereno’ va conquistato, soprattutto quando le minacce di morte diventano spudoratamente concrete.

Al grido di ‘Nola vuole vivere’ il corteo formato da studenti, professori, associazioni e autorità dell’agro nolano, è partito da Piazza D’armi, per manifestare contro il biocidio in atto nella ‘terra dei fuochi’. Con mascherine bianche e bandiere nere sventolate al vento, i manifestanti del ‘Triangolo della vita’, hanno esorcizzato le problematiche ambientali che dilaniano Nola e dintorni, dimostrando che questo è il momento di agire, di ribellarsi ad anni ed anni di omertà, di sotterfugi politici che hanno tacitamente acconsentito a quei piani camorristici, fautori di un  inesorabile destino di morte. Ma a trionfare oggi a Nola è stata la vita, il sorriso e la voglia di combattere dei tanti ragazzi che da Cicciano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Marigliano e degli  altri comuni limitrofi, hanno sfilato, senza mai stancarsi in via Anfiteatro Laterizio, via Mario De Sena ,  via San Massimo , fino alla Statale Sette bis, sventolando striscioni e denunciando il fenomeno dei rifiuti tossici, sotterrati sotto i campi dai quali ci alimentiamo e  sotto le case in cui viviamo. “Basta sversare, impara a campare”, “Noi malati e derisi, collasso politico”, “Siamo la risata dentro al tunnel degli orrori”, “Stop al biocidio”, sono solo alcuni degli slogan mostrati dai manifestanti, tra cui erano presenti anche  rappresentanti della politica locale come  il Sindaco di Nola Geremia Biancardi, il  primo cittadino di San Paolo Belsito Manolo Cafarelli , il sindaco di Liveri Raffaele Coppola. Presente  anche l’ex sindaco di Cicciano Gisueppe Caccavale ed alcuni tra assessori e consiglieri comunali dei paesi dell’agro nolano.  Non poteva mancare inoltre Don Maurizio Patriciello, il coraggioso parroco di Caivano impegnato da anni nella lotta contro i roghi di rifiuti tossici, tra le prime cause di mortalità in Campania.

“Questo è solo l’inizio, lotteremo anche domani”, ha gridato al megafono uno degli organizzatori del corteo. Ed è con quest’augurio che la manifestazione si è sciolta. Lottare, non per un giorno, ma fin quando ‘sarà nuovamente possibile respirare’, fino a quando nei reparti di oncologia dei nosocomi campani,  non ci saranno più bambini. E’ questo il sereno da conquistare, il futuro a cui aspirare per tornare finalmente a inebriare olfatto e polmoni di rinnovata aria pura.

Carmela Iovino

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