Si tinge di giallo in caso di Navalny, con i medici dell’ospedale di Berlino, dove è stato trasferito il leader dell’opposizione russa, che confermano l’ipotesi dell’avvelenamento aprendo un potenziale caso diplomatico internazionale. L’Unione europea si rivolge a Mosca e chiede alle autorità russa l’apertura di un’indagine trasparente ed indipendente che possa fare luce sul caso di avvelenamento.
Navalny aveva accusato in malore durante un viaggio in aereo. Lo staff dell’oppositore russo aveva parlato dal primo momento di un possibile avvelenamento come causa del malore. L’ipotesi era che l’uomo fosse stato avvelenato con una sostanza inserita nel tè che aveva bevuto in aeroporto prima della partenza. L’oppositore era stato ricoverato in gravi condizioni. Poche ore dopo il ricovero i medici avevano escluso l’ipotesi dell’avvelenamento.
Il caso aveva assunto immediatamente una rilevanza internazionale, con la Germania che si era fatta avanti offrendo assistenza sanitaria e rifugio a Navalny. In un primo momento il trasferimento in Germania era stato negato dai medici che lo avevano in cura in Russia. Per i medici il trasferimento era impossibile a causa delle condizioni del paziente, che risultava instabile. Per lo staff di Navalny si sarebbe trattato di una strategia per guadagnare tempo utile per far sparire le tracce del presunto avvelenamento. Ottenuto il via libera, le autorità tedesche hanno portato Navalny in Germania, a Berlino.
Nella giornata del 24 agosto la nuova svolta nel caso. I medici dell’ospedale di Berlino hanno avvalorato la tesi dell’avvelenamento dopo aver riscontrato, attraverso esami clinici, le tracce di una sostanza che inibisce la colinesterasi. I medici inoltre non hanno escluso danni permanenti.
Alla luce delle nuove evidenze portate alla luce dai medici tedeschi, anche l’Unione europea è intervenuta sulla vicenda invitando le autorità russe ad avviare un’indagine “indipendente e trasparente sull’avvelenamento del Signor Navalny“, hadiciarao Josip Borrell. “Il popolo russo, così come la comunità internazionale, chiedono di conoscere quanto accaduto. I responsabili devono essere consegnati alla giustizia“. Anche il portavoce di Angela Merkel, già nel tardo pomeriggio del 24 agosto, aveva chiesto chiarimenti a Mosca a nome della Cancelliera e del governo tedesco.