Monti si è dimesso: “Tredici mesi affascinanti”

Non la fine del mondo, ma quella del governo. Con una battuta ispirata alla tanto ‘temuta’ profezia Maya, Mario Monti ha annunciato ieri le proprie dimissioni. Dimissioni che sono arrivate puntuali alle 19, quando il Presidente del Consiglio si è recato al Palazzo del Quirinale, al termine del Consiglio dei Ministri in cui è stata approvata la legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato. Qui ha ufficialmente detto addio a Palazzo Chigi,  rassegnando le dimissioni nelle mani  di Giorgio Napolitano.

Il Presidente della Repubblica ha preso atto delle dimissioni e ha invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Il Capo dello Stato consulterà i Presidenti dei gruppi parlamentari nella giornata di oggi.

“Nell’attuale contesto globalizzato e a maggior ragion in un contesto delicato come l’attuale, non c’è paese che possa decidere il suo destino da solo prescindendo dalla concertazione con gli altri”. Così il premier Mario Monti alla conferenza degli ambasciatori.

“La situazione dell’Europa e dell’euro è notevolmente migliorata”, anche “grazie all’Italia”. “Ho apprezzato che la crescita sia stata intesa non soltanto in termini economici, ma anche di aumento dell’autorevolezza e credibilità dell’Italia nello scenario internazionale, fattori che si riverberano sul brand Italia con ricadute economiche importanti”. La promozione dell’Italia non deve avvenire solo attraverso “investimenti e esportazioni”, ma attraverso “uno sforzo più ampio di valorizzazione di un paese che ambisce ad avere un ruolo più attivo nel contesto europeo e globale” dice ancora Monti.

L’azione del governo in questo anno, che ha permesso al Paese di essere più “affidabile oltre che più competitivo e attraente” per gli investitori stranieri, “mi auguro possa continuare anche nella prossima legislatura”. “Ho proposto all’estero l’immagine di una paese che ha la forza e la volontà di ripartire”, di un paese “esempio vincente” seppure “attore responsabile sulla scena internazionale”.

“Grazie di avermi permesso di concludere qui questi difficili, ma affascinanti 13 mesi” ha detto agli ambasciatori alla Farnesina.

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