Monti premier ‘globetrotter: 60mila km in quattro mesi di governo

Il viaggio più importante è stato anche il più corto: solo 640 metri che separano l’Hotel Forum, al centro di Roma, dal Colle. E’ il tragitto più breve che Mario Monti ha percorso, giusto quattro mesi fa, per sciogliere la riserva e accettare l’incarico di guidare il governo.  E da allora non si è fermato più. Dal 16 novembre, giorno dell’insediamento a Palazzo Chigi, il Professore ha sempre avuto la valigia in mano, percorrendo in totale ben 58mila 500 chilometri in 120 giorni (sommando andata e ritorno), una media di 14mila 625 al mese e 487 al giorno. E i numeri sono destinati ad aumentare considerando la lunghissima ed impegnativa trasferta che lo porterà, in questo mese, in Asia. Il premier, insomma, è un vero e proprio globetrotter e non è intenzionato a fermarsi. Le mete più gettonate, come è facilmente intuibile, sono state, e lo saranno anche per il futuro Bruxelles e Strasburgo, sedi istituzionali dell’Ue, dove Monti ha partecipato a tutti i vertici anti crisi. Ma nel lungo elenco compaiono anche le principali Capitali del Vecchio continente per incontrare Merkel, Sarkozy e Cameron.

Due volte a Bruxelles nel novembre scorso (4mila 692 km tra andata e ritorno); una volta a Strasburgo, dove ha incontrato la Cancelliera tedesca e il premier britannico, una volta a Poznan, in Polonia (2mila 430 km tra andata e ritorno) per il vertice Ue sui fondi per la politica di coesione. All’inizio di dicembre Monti è tornato a Bruxelles, dove ha incontrato Cameron e il primo ministro polacco Donald Tusk. Con l’inizio dell’anno il presidente del consiglio intensifica i suoi spostamenti oltre confine: tre volte a Bruxelles, una volta a Londra per incontrare Cameron, poi a Berlino per un faccia a faccia con Angela Merkel e Parigi per un bilaterale con Nicolas Sarkozy. Breve, ma molto significativo il  tragitto di circa 2 chilometri e mezzo per incontrare il Papa. Il 20 è in Libia, dove insieme al premier Abdel Rahim al Kib ha firmato la dichiarazione di Tripoli per rafforzare l’amicizia e la cooperazione tra i due Paesi dopo la fine di Gheddafi.

Con il mese di febbraio Mario Monti fa sensibilmente aumentare la media dei km percorsi da presidente del Consiglio: sono i giorni del suo viaggio negli Usa, a New York e Washington, per incontrare il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: 14mila 832 chilometri, considerando anche i 400 che separano le due città americane. Nello stesso mese Monti è tornato a Strasburgo per la plenaria del Parlamento europeo, quando l’assemblea gli ha tributato un’accoglienza calorosa, quasi una standing ovation. Il presidente del consiglio poi ritorna a Parigi, questa volta per ritirare il premio ‘Personalita’ dell’anno’, promosso dall’annuario dei politici europei e francesi. A fine mese è a Bruxelles per il doppio appuntamento con l’Eurogruppo e il Consiglio europeo. A marzo Monti ha percorso solo  8mila 482 km (contro gli 8mila 784 di novembre, i 2mila 346 di dicembre, i 17mila 156 di gennaio e i 21mila 730 di febbraio). E’ stato 3 volte a Bruxelles per l’accordo sul Fiscal compact, l’Eurogruppo e l’Ecofin, e una volta a Belgrado per un incontro bilaterale. Ma nei prossimi giorni la media è destinata a salirà e di molto visto che il premier sarà impegnato in una lunga trasferta in Asia. Dopo quasi 60mila chilometri, forse servirebbe un ‘tagliando’, ma difficilmente il Professore riuscirà a trovare il tempo per fermarsi ai box per un controllo.

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