Italian prime minister, Giorgia Meloni, during her meeting with King of Bahrain at Palazzo Chigi in Rome, Italy, 17 October 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Meloni: ‘Puntiamo a un centrodestra unito in Europa’

‘Il centrodestra dovrebbe stare in Europa «con il perimetro che già conosciamo in Italia, un perimetro di centrodestra. Dopodiché mi fa un po’ sorridere che si veda come un problema che i partiti di centrodestra siano in famiglie politiche diverse in Europa. È sempre stato così’, afferma il premier Giorgia Meloni a margine della firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Lombardia, presentato al polo fieristico di Milano.

«Certo – osserva la Meloni – mi fa un po’ sorridere che si veda come un problema il fatto che i partiti di centrodestra siano in famiglie politiche diverse in Europa. È sempre stato così, non è che quando c’era la maggioranza giallorossa al governo stessero nella stessa famiglia europea». Anche perché «la dinamica delle elezioni europee è molto più complessa: si può far parte di famiglie politiche europee differenti e governare molto bene in Italia e, dico di più, provare a governare insieme con un’Europa diversa dopo le prossime elezioni europee. Il nostro obiettivo deve essere far crescere il ruolo dell’Italia in Europa e ragionare di costruire al Parlamento europeo una maggioranza che possa avere una visione compatibile rispetto a quanto abbiamo visto in passato».

«Sono particolarmente contenta di firmare questo Accordo di coesione qui a Milano nel giorno di Sant’Ambrogio. Quello che noi firmiamo oggi è «anche il risultato di un lavoro di riorganizzazione di fondi di coesione, fondi europei che servono a combattere le disparità fra i territori. Il paradosso di questa nazione è che diciamo che ci mancano, ma molto spesso le risorse ci sono e non vengono spese adeguatamente. All’inizio, quando questo governo è nato, ho deciso di accorpare la competenza dei fondi di coesione con il Pnrr. In molti casi possono sovrapporsi e, se questi mondi non si parlano, come tragicamente a volte in Italia è stato, non si riesce a lavorare tutti nella stessa direzione».

Rispondendo a chi le domandava delle critiche del leader M5s alla scelta del governo di uscire dall’accordo con Pechino: «Beh, ti credo, lui lo ha sottoscritto». Per poi aggiungere: «Conte ci deve spiegare la ragione per la quale noi siamo l’unica nazione che ha aderito alla Via della Seta ma non siamo la nazione che ha gli interscambi maggiori con la Cina, neanche tra le economie europee».

Alla domanda sul problema delle liste di attesa nella sanità, Meloni ha ricordato che è «un tema a cui ci stiamo dedicando. Quest’anno sul fondo sanitario noi siamo arrivati a una cifra mai raggiunta prima, le risorse non bastano».  «Ci siamo concentrati sul tema del personale sanitario, del rinnovo dei contratti dei medici e del comparto sanitario e dell’abbattimento delle liste d’attesa, anche immaginando una detassazione dei premi di risultato che arrivano proprio su progetti di abbattimento delle liste d’attesa. Su questi temi da parte del governo c’e’ la massima attenzione. E’ sicuramente una delle priorita’ piu’ stringenti per i cittadini».

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