Maserati, istituzioni e sindacati chiedono tavolo nazionale per l’impianto di Modena

Lo scorso 14 novembre si è tenuto presso la sede della Regione Lombardia un vertice tra istituzioni e sindacati dei lavoratori. Le parti hanno discusso del futuro dell’impianto di produzione Maserati di Modena e, più in generale, delle strutture produttive dei marchi del Gruppo FCA presenti sul territorio regionale (VM Motori e Magneti Marelli). 

Al vertice, secondo quanto si apprende dalla versione online de La Gazzetta di Modena, erano presenti i rappresentanti dei comuni in cui si trovano gli stabilimenti, della Regione e dei sindacati di settore (Fiom, Fim e Uilm). Dall’incontro è emerso il proposito di convocare un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate (enti locali e vertici FCA); la proposta è stata già inoltrata al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

Intanto Palma Costi – assessore alle attività produttive – ha così commentato a margine del vertice regionale: “Abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni e scambiato le informazioni che saranno utili alle organizzazioni dei sindacati quando queste incontreranno i vertici FCA e Pietro Gorlier. Attendiamo nuovi modelli, basati sulla compatibilità ambientale e la guida assistita che possano rappresentare il futuro del settore automobilistico. Vogliamo che gli stabilimenti presenti nella nostra regione continuino ad essere siti produttivi di eccellenza”.

Intanto, a proposito dello stabilimento Maserati Modena, la Fiom non ha mancato di esprimere la propria preoccupazione; in particolare, il sindacato evidenzia come il piano industriale Gruppo FCA non faccia chiarezza su quali saranno i prossimi  modelli ad essere prodotti nello stabilimento modenese né specifica i tempi entro i quali tali modelli dovrebbero entrare in produzione. A destare preoccupazione è anche il crescente utilizzo degli ammortizzatori sociali con un impatto che potrebbe arrivare anche a 10 giornate di sospensione al mese per ciascun lavoratore. L’azienda ha momentaneamente dichiarato un esubero di 132 operai addetti alla produzione rispetto ad un organico che conta complessivamente 221 unità. In sostanza, sottolinea ancora la Fiom, mentre l’area progettazione va espandendosi, quella deputata alla produzione dell’azienda si sta restringendo. Secondo le stime della stessa federazione, infatti, nel 2018 verranno prodotte 2.400 vetture – tre quarti a marchio Maserati – rispetto ad una capacità produttiva di 7-8.000 unità. La Fiom, inoltre, contesta le affermazioni fatte da Ferdinando Uliano della Fim Cisl secondo il quale nuovi modelli Maserati verranno prodotti a Modena. La Federazione degli Operai Metallurgici sottolinea che non è arrivata alcuna conferma in tal senso da parte dell’azienda del Tridente; per questo, la Fiom ha ribadito la necessità da parte del Gruppo FCA di elaborare un piano di portata nazionale che sfrutti a pieno la capacità produttiva di tutti gli impianti distribuiti sul territorio italiano.

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