Le energie rinnovabili

Una maniera molto semplice per comprendere l’evoluzione e l’etimologia  del concetto di energia e quindi le definizioni degli attributi di rinnovabilità dell’energia è ricollegarsi agli antichi concetti dei solidi platonici della filosofia greca Facendo riferimento a  questi antichi solidi platonici, si possono definire le energie naturali.  Si può inoltre dedurre una linea guida di suddivisione del sistema delle fonti energetiche o direttamente del sistema energetico in 5 sottosistemi:

  1. Sottosistema energetico da fonte fuoco ossia l’insieme delle energie prodotte. Sottosistema energetico da fonte fuoco ossia l’insieme delle energie prodotte da fuoco ottenuto bruciando legna ed in genere biomassa.
  2. Sottosistema energetico dell’aria includente l’atmosfera terrestre (la biosfera).
  3. Sottosistema energetico dell’acqua che include le acque marine quindi le acque marine superficiali e le acqua marine profonde oltre alle acque fluviali sulla Terra.
  4. Sottosistema energetico da fonte di terra includente i sotto-sottosistemi del suolo, delle foreste, del suolo sottomarino e dei poli artico ed antartico.
  5. Sottosistema energetico solare e cosmico (firmamento celeste) le cui particelle e flussi

Gli Organismi ufficiali [IEA, IPCC, Nazioni Unite, FAO, governi ed altre] hanno emesso la seguente definizione: E’ detta primaria l’energia prodotta dai combustibili fossili, dalle rinnovabili e dal nucleare perché sono forme d’energia disponibili in natura.  La definizione include – di forza – tutte le fonti di energie attualmente esistenti, purché naturali. Altre forme d’energia come l’energia elettrica o l’idrogeno sono invece dette secondarie perché esse non sono disponibili in natura, sono prodotte dalla trasformazione di energie primarie in queste energie. La distinzione è importante dal punto di vista ambientale perché l’impatto sull’ambientale delle energie secondarie dipende dall’energia primaria usata per produrle. (alto se si usano combustibili fossili, basso se si usa nucleare, rinnovabili o geotermia).  In altre parole, la storia – magistra vitae – insegna che le vere energie primarie provengono da condizioni e stati naturali quali il fuoco, l’aria (vento), l’acqua, la terra/suolo, il sole/cosmo come quanto rappresentato magnificamente dai solidi platonici. Ad esempio l’energia dal fuoco, l’idraulica dai mulini ad acqua, l’energia dal vento con i mulini a vento sono tre forme di energia definibili ‘primordiali’ poiché nascono l’uomo. Anche l’energia proveniente dal sole e/o dagli altri astri cosmici è primordiale poiché è sempre esistita dalla nascita dell’Umanità. Invece la energia proveniente dalla Terra quale quella prodotta con i carburanti fossili, è energia  – si può dire – moderna poiché data solo da qualche secolo. Si reputa razionale considerare la energia primordiale come prioritaria rispetto alla energia fossile. L’energia nucleare, pur essendo energia proveniente dalla Terra, poiché i suoi carburanti (Uranio, Torio ecc.) si estraggono dalla Terra, ha funzionato da ere geologiche immemorabili. Un gruppo di ricercatori francesi ha trovato alcuni decenni fa, uno o più reattori nucleari naturali esistenti in una località della Aghon (un Paese dell’Africa). Tali reattori nucleari naturali, a cielo aperto e in caverne, hanno funzionato per milioni di anni.  In Natura, quindi il nucleare ha prodotto energia in enormi quantità per lunghissime ere geologiche (milioni di anni).   Quindi anche il nucleare è energia primordiale.

In parole povere, le cinque energie storicamente fondamentali, rappresentate con i cinque solidi platonici, sono tutte naturali, uguali e quindi ‘fonti energetiche primarie’. Quattro di queste, però,  [fuoco, acqua, aria e, parzialmente il nucleare e energia solare e cosmica) sono energie comprese e sfruttate dall’uomo sin dai tempi primordiali. L’energia fossile è energia moderna degli ultimi due o tre secoli e quindi non è primordiale.

Ne consegue che la definizione di energia primaria dell’IPCC è inaccettabile poiché imprecisa, storicamente invalida e banalmente forzata. Storicamente le quattro sorgenti provenienti dalla cultura dei solidi platonici non sono equivalenti al fossile ma ad esso prioritarie. Molto tempo prima della scoperta del fossile, le vere energie primordiali sono state impiegate per molti milioni di anni o almeno moltissime centinaia di migliaia di anni dall’uomo primitivo che, a mano a mano, si è evoluto fino all’attuale condizione. In altre parole, bruciare i fossili (carbone, petrolio e gas naturale) non è lo stesso fenomeno che impiegare la energia proveniente dall’acqua, dal sole, dal vento e dal fuoco. Inoltre l’energia fossile, che vive solo da pochi secoli, ha prodotto il peggiore dell’inquinamento, veramente catastrofico per l’Umanità. Da alcuni decenni, nei vari circoli, in vari congressi, in vari simposi sull’energia, si è sempre parlato solo e soltanto di ‘energia alternativa’. Ovviamente si trattava e si tratta di energia alternativa al fossile. Solo negli pochi ultimi anni si è cominciato ad associare al concetto di energia alternativa, il concetto di  ‘energia rinnovabile’. Alcuni invece hanno fatto ricorso al concetto di “energia integrativa”. Recentemente, la dizione energia alternativa è stata sostanzialmente cancellata per evidenti motivi di ‘vergogna’. Nessuno si vuole arrampicare sugli specchi ma anzi si sfida i vari esponenti dell’IPCC e i vari ‘doom ecologists’ a dimostrare il contrario.   Per rinnovabile si intende una forma di energia che si ‘rinnova nel tempo’ e quindi ha durata  illimitata e condizionata solo e soltanto dalla esistenza della Terra e dei suoi elementi climatici.  In questa definizione si fa distinzione chiara fra ‘energie rinnovabili’, energia fossile ed energia ‘nucleare’. Tutti sanno che i carburanti che provengono dall’energia fossile hanno vita limitata e quindi non sono rinnovabili. Purtroppo, i suddetti Organismi Internazionali hanno commesso e perpetrato una enorme errore di valutazione  e di conoscenza. I carburanti fossili (o energia fossile) costituiscono energia primaria poiché la sua origine proviene dalla applicazione dei solidi platonici e quindi dalla Terra. La sua durata, però, è limitata nel tempo. Quindi non è energia rinnovabile.  Invece lo stesso fenomeno di limitazione temporale per l’energia nucleare è ormai solo apparente. In altre parole, gli americani dicono che ‘il nucleare è industrialmente rinnovabile’.

Giuseppe Quartieri

 

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