Italia sempre più sola in Europa

I colloqui a Berlino tra Scholz  e Meloni si sono rivelati improduttivi per il nostro Paese. Intesa solo su sicurezza e difesa e sul resto quasi poco o niente. Al prossimo Consiglio europeo che si terrà la prossima settimana il nostro Paese si presenta con le tasche vuote. La propaganda interna del governo si scontra, appena varca i confini nazionali, con il decisionismo della Germania e la sua irrevocabile intenzione di non concedere sconti in termini di risanamento del nostro spaventoso debito pubblico. Giovedì prossimo i Capi di Stato e di governo dell’UE dovrebbero trovare l’accordo su una serie di misure per affrontare la crisi dell’industria e la recessione dei primi mesi del 2023. In primo luogo dovrebbero mettere in campo iniziative tali da fronteggiare i 350 miliardi di dollari stanziati dagli Usa per le proprie aziende, che provocheranno una specie di distorsione della concorrenza globale  se l’Europa non si fa trovare pronta. In questa fase l’Italia è tra i più deboli. Non possiamo fare a meno dell’UE, diversamente soccomberemmo. Non siamo pessimisti, né critici verso il governo, ma il risultato dell’incontro che la Meloni ha avuto con il Cancelliere tedesco è il frutto della nostra debolezza e fragilità. Scholz non ci ha offerto nulla di concreto. No a misure che possano assomigliare ai Recovery Fund e quindi ad un ulteriore allargamento del debito comunitario. Solo concessioni in termini di flessibilità dei fondi già esistenti. No all’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato. Del resto la Germania ha i soldi per aiutare le imprese, noi solo promesse e facili illusioni. E’ questa la realtà che la Premier Meloni e il suo governo si trova a fronteggiare e lo dovrà fare senza le armi dell’economia e senza quelle delle alleanze con i partner europei. In sintesi il nostro Paese è sempre più isolato. Il 2023 sarà un anno cruciale per gli equilibri dell’Ue. Come già abbiamo sottolineato qualche settimana fa, potrebbe cambiare il Patto di Stabilità, in peius, per noi. La guerra in Ucraina non cesserà e continuerà a dispiegare i suoi effetti negativi. La BCE continua ad alzare i tassi di interesse sotto la spinta dei Paesi del Nord Europa, vanificando così i nostri sforzi per ridurre il debito pubblico. L’incontro con Scholz ha fatto capire alla nostra Presidente del Consiglio che senza la Germania otterremo poco o nulla. Questi sono i temi veri su cui il governo si deve concentrare insieme a quelli del lavoro e della disoccupazione e del progressivo impoverimento di alcune fasce sociali. Intanto si cerca di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica con gli scontri di palazzo o con l’allarme anarchico. Gli specchietti per le allodole sono sempre pronti all’uso

Andrea Viscardi

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