Indignati: domani cortei a Bologna

Scendono di nuovo in campo gli indignati. Stavolta teatro di manifestazioni e presidi, sarà Bologna. A prender parte alla protesta studenti, precari, lavoratori, ricercatori, collettivi e centri sociali, che  hanno annunciato una serie di appuntamenti per rivendicare il diritto all’insolvenza e dire ‘no’ al mondo guidato dalla finanza. Se gli studenti medi si ritroveranno in piazza San Francesco alle 9, gli universitari saranno in piazza Verdi. Il gruppo di Time Out, invece, porterà la statua-feticcio della ‘Santa insolvenza’ alle 16, in piazza Ravegnana sotto le Due Torri. Da lì inizierà la processione degli indignati. Il Tpo, invece, tornerà alle 17.30 davanti alla sede di Bankitalia in piazza Cavour, dove lo scorso 12 ottobre ci sono stati scontri con le forze dell’ordine. “In questi giorni Santa Insolvenza ha fatto ben due apparizioni e un miracolo – si legge in una nota di Time Out che da giorni organizza blitz in città portando a spalla la statua artigianale – ieri è apparsa in stazione e oggi è apparsa nelle aule e nelle biblioteche universitarie”. “Il miracolo invece è qualcosa di più concreto e materiale – continua Time Out – grazie all’annunciata partecipazione al presidio dell’assemblea degli insolventi è stato bloccato lo sfratto di via Pisano previsto per venerdì mattina”. Ma non finisce qui. Il collettivo annuncia di fatto anche un’occupazione: “si è deciso di prendere una ‘piazza coperta’, un Community center che possa funzionare da snodo di tutte le traiettorie di resistenza ed esodo dalla crisi”. “Anche a Bologna daremo vita a una comunità che, a partire da uno spazio fisico, produca risposte concrete alla crisi”.

Nello stesso solco si inserisce ‘LabCom Bologna’, realtà nata durante le mobilitazioni del movimento ‘No Gelmini’ in zona universitaria. Il progetto che “si prefigge di indagare la realtà e proporre nuove forme di comunicazione in un’ottica di movimentazione mediatica a partire dal fermento del dissenso che sempre di più si sta attivando in questo momento storico di depressione”, ha come fulcro la LabComTv, una sorta di web tv visibile su Youtube cercando il canale di LabComBo. “L’obiettivo- spiega una nota – è quello di mettere a punto narrazioni, come quello sulla giornata dell’11.11.11. (domani), che dal basso consentano di descrivere le pulsioni di una società in rivolta e canalizzarle verso le giornate di mobilitazione di movimento”.

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